Tra i banchi del mercato Esquilino di Roma, mercoledì mattina sono stati sequestrati dalla polizia di Roma capitale una tonnellata di pesce avariato, con parassiti e provenienza sconosciuta destinato alla cucina cinese. Il Presidente del I municipio, Sabrina Alfonsi ha precisato che non si tratta di un blitz, ma da un anno e mezzo, vigili urbani, AequaRoma, Asl e Inps hanno organizzato una squadra compatta per portare avanti un'operazione di controllo sistematico sulle attività distribuite sul territorio. Solo mercoledì mattina sono stati ispezionati 18 venditori di cui, un solo italiano e tutti gli altri di origine bengalese.

Il 90% della merce sequestrata sarà distrutta perché andata a male, mentre la restante parte commestibile, finirà sulle tavole della Caritas.

Gli ispettori dell'Inps hanno riscontrato nove persone irregolari e otto che lavoravano completamente in nero. Inoltre si stanno facendo degli accertamenti perché si presume che molte titolarità delle attività di vendita, facciano capo alla stessa persona, presumibilmente un extracomunitario. Alle fine delle ispezioni, a otto persone è stato intimato di presentare la documentazione richiesta, mentre sono state emesse multe per occupazione abusiva di suolo pubblico e mancato pagamento di tasse.

Alcuni commercianti, per evitare che la merce gli venisse sequestrata, hanno nascosto il pesce avariato nei carrelli del supermercato per poi abbandonarlo sul marciapiede all'esterno del mercato, ma i vigili sono riusciti lo stesso a requisirlo.

L'obiettivo del Comune è di riqualificare il rione Esquilino, da tempo preso d'assalto dall'abusivismo e dalla contraffazione. L'illegalità in questo quartiere è all'ordine del giorno. La task force dei vigili, serve per sopprimere la concorrenza sleale, che viene fatta ai danni di onesti commercianti impegnati ogni giorno a svolgere il lavoro, nel rispetto delle regole e salvaguardare la salute dei consumatori, garantendo loro l'acquisto di prodotti in linea con le norme di garanzia della qualità.