"Maccarone, m'hai provocato e io te distruggo!", esclamava Alberto Sordi nel celebre film "Un americano a Roma". Con un po' d'ironia e sdrammatizzando sulla vicenda, si potrebbe dire che una scena simile stia avvenendo in questi giorni nello scambio di battute fra il New York Times e i cittadini romani, colpiti al cuore da un articolo in cui si parla di una città decadente e abbandonata a se stessa.

“Le sterpaglie sono talmente fitte che in alcuni parchi sfiorano le ginocchia, i dipendenti della metropolitana hanno rallentano il servizio a passo d’uomo per protesta, un incendio ha reso il più importante scalo della città come Fiumicino caotico ed affollato, gli arresti di funzionari pubblici si accumulano rendendo evidenti le infiltrazioni criminali nel governo della città”.

È questa la rappresentazione offerta dal quotidiano americano su Roma, proseguendo poi nella sua approfondita descrizione sull'incuria. “Il degrado dei servizi, degli edifici, della qualità della vita rafforzano la sensazione generale che la loro antica città, ancora più del solito, stia cadendo a pezzi”.

Perfino il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, in una lettera al giornale Messaggero, affonda il colpo ed esprime la sua mortificazione di fronte alla cartolina deprimente che circola della Capitale: «in queste ore Roma occupa le pagine dei media internazionali per incuria, la metropolitana ed i mezzi di trasporto in tilt, le foto del New York Times, la rabbia dei turisti. La capitale d’Italia non si merita questo».

Renzi auspica in un segnale da parte dell'amministrazione capitolina, una reazione che però arriva più dal basso, dai suoi abitanti.

Infatti, dalla pagina facebook "Io sto con Marino", sono gli stessi romani a rimproverare i cronisti del NYT, invitandoli a guardare il loro degrado prima di puntare il dito contro il sindaco della Capitale.

Un monito corredato con tanto di foto a suon di "De Blasio dimettiti", attuale Sindaco di New York, dove appare il trafficatissimo centro della metropoli invaso dall'immondizia.

Si uniscono alle polemiche perfino i personaggi del mondo dello spettacolo e del panorama romano come Gigi Proietti ed Alessandro Gassman, che in queste ore ha lanciato la campagna di sensibilizzazione #Romasonoio, volta a spronare gli stessi cittadini romani ad armarsi di scopa e pulire il proprio angolino di città.

Speriamo che l'eco mediatico, che sia nazionale o d'oltreoceano, serva allora a svegliare le coscienze non solo degli abitanti di Roma, ma delle amministrazioni sul degrado plateale in cui versa la città eterna.