Questa mattina a Roma intorno alle ore 10.30 in una zona perifericac'è stata una violenta esplosione che ha causato il crollo parziale di una palazzina di tre piani. L'esplosione è avvenuta al numero civico 14 di Via Palata, nella zona di La Rustica. Tutte le famiglie dello stabile hanno dovuto lasciare il loro appartamento. Ci sarebbero cinque persone ferite, ma sembrerebbe che fortunatamente non ci siano altri dispersi.

Sarebbero quattro i feriti più gravi

Fra i feriti c'è anche una ragazza che potrebbe avere 25 anni e ha riportato un trauma cranico: la giovane è stata ricoverata in codice rosso all'ospedale Casalino.

Anche un uomo, che potrebbe avere tra i 35 e i 40 anni, ha riportato un trauma cranico, ed è stato ricoverato all'ospedale Sandro Pertini. In questa struttura si troverebbe anche un altro trentenne, ricoverato in codice giallo.In codice rosso c'è anche un'altra persona di sesso maschile di 75 anni, con diversi traumi, al policlinico di Tor Vergata. La causa di questa esplosione sarebbe dovuta a un accumulo di gas, fuoriuscito da una caldaia o anche da una bombola del gas, che stava nel piano più basso dell'edificio. Sembrerebbe anche che l'accumulo del gas si sia verificato in un seminterrato o sottoscala adibito ad abitazione.

Si sta ancora investigando per accertare le cause dell'esplosione

Il proprietario del seminterrato potrebbe aver acceso un accendino che sarebbe stato determinante, facendo una prova con un accendino, dopo che i vicini gli avrebbero detto che si avvertiva l'odore del gas. Probabilmente l'uomo non si rendeva conto di quello che avrebbe potuto determinare.

Dopo l'arrivo dei Vigili del Fuoco l'intero stabile è stato evacuato, anche l'altra parte della palazzina che invece è rimasta in piedi: ci sarebbero danni alle strutture portanti. Le forze dell'ordine stanno ancora investigandoper cercare di capire meglio come sia avvenuta questa esplosione. Dalle dichiarazioni di alcune persone, il boato era molto forte: sembrava che fosse scoppiata una bomba. Grande è stato anche lo spavento delle persone evacuate, che ora dovranno alloggiare da un'altra parte.