Si conclude oggi, domenica 1 maggio, il secondo fine settimana dedicato alla cultura e alle tradizioni orientali a Roma. Dopo il successo dei primi appuntamentidedicati al 18° Festival dell'Oriente - 22, 23, 24 e 25 aprile - e quello che sta ottenendo in questi tre giorni - 29, 30 aprile e 1 maggio -, il mondo orientale tornerà ad abitare lo stabilimento dellaNuova Fiera di Roma il 6, 7, 8 maggio.

Il programma

Ogni giorno e per tutti i giorni della durata del Festival - dalle 10.30 alle 24.00 - si potranno ammirare spettacoli musicali e danze, dimostrazioni pratiche delle cerimonie più belle dalla cultura orientale, come quella della vestizione del kimono giapponese o quella del chang liu hu, l'antico metodo di servire il tè cinese servendosi di speciali teiere dal lungobecco.

In ogni padiglione allestito per l'evento, si potranno assaggiare i prodotti tipici della cucinaorientale e sudamericana, acquistare dalle spezie ai preparati per infusi, dagli abiti folkloristici ai rimedi naturali della medicina olistica. E per chi ha voglia di un massaggio shiatsu, non mancano le aree attrezzate per mettersi nelle mani di professionisti esperti. Si potrà pranzare in Thailandia, con la sua cucina a base di riso speziato, prendere il dolce in Giappone e, perché no, il caffè in Brasile. Tanti, tantissimi i Paesi oltre a quelli citati che sono rappresentati all'interno della fiera: come non ricordare l'incredibile India, l'affascinante Cina e il suggestivo Tibet, dove si potrà ammirare la costruzione del mandala, "dipinto" buddista costituito da tantissimi granelli di sabbia colorata, posti con minuzia e pazienza dai monaci buddisti fino a creare vere e proprie opere d'Arte.

Non mancano stand ed esibizioni dalla Corea del Sud, dal Vietnam e dalla Mongolia, sino al Nepal, Sri Lanka, Bangladesh, Birmania e Indonesia. Ogni curiosità, ogni attività che vi verrà in mente che riguarda il mondo orientale, qui potrà essere soddisfatta e sperimentata. Perché la bellezza di un mondo tanto vasto si manifesta proprio nella diversità, che deve essere considerata come un valore aggiunto e mai come un ostacolo.

L'Holi Festival

In tutti e tre i weekend del Festival, il sabato pomeriggio (23 e 30 aprile e 7 maggio) è dedicato all'Holi Festival: dalle 16 chi vorrà, con lo stesso biglietto necessario per accedere a tutti gli altri padiglioni (il prezzo è di 12 euro per il biglietto intero e di 8 euro per il ridotto), potrà partecipare alla festa dei colori della tradizione induista.

L'Holi vuole festeggiare il ritorno della primavera, la stagione che simboleggia la vita nuova e l'amore, ma cela anche un un bellissimo messaggio di fratellanza tra i popoli. Lo scopo della festa è infatti quello di "colpire ed essere colpiti" da una pioggia di colori in polvere finché tra i partecipanti non ci saranno più disuguaglianze di nessun genere, ma solo tanta gioia e voglia di sentirsi tutti parte di un unico insieme.

Tutti possono partecipare all'Holi Festival, bambini, ragazzi, adulti e anziani. Tutti con la stessa voglia di divertirsi insieme, celebrare la rinascita e annullare i pregiudizi. È l'amore il vero protagonista di questa festa, la voglia di mettersi in gioco, di abbandonare tutte le preoccupazioni e tutte le difese, e finalmente sentirsi tutti uguali.

Lasciarsi tingereda queste polveri, tutte diverse ma tutte belle allo stesso tempo, aiuta a capire che ogni colore da solo è bello, ma tutti insieme formano un arcobaleno spettacolare. Ed è ancora meglio.