Ci sono delle notizie che da un lato lasciano l'amaro in bocca, mentre dall'altro fanno davvero bene. Sono le notizie che riguardano la gestione della cosa pubblica. I cittadini che pagano regolarmente le tasse infatti, pretenderebbero che i servizi pubblici, compresa la gestione degli spazi verdi, siano garantiti in modo efficiente e decoroso. Spesso però questo non accade, soprattutto nelle grandi città, dove al contrario sempre più frequentemente si registrano fenomeni di corruzione e cattiva amministrazione.

Buche e spazi verdi incolti, la piaga romana

lI fenomeno delle buche e degli spazi verdi lasciati a morire è molto conosciuto nei quartieri capitolini. In particolare, in una città grande come Roma, le aree verdi dovrebbero essere sostenute e curate per fronteggiare l'avanzata inarrestabile del cemento. Ecco che invece sempre più segnalazioni arrivano dai quartieri romani, a testimonianza dell'incuria e del degrado. Nonostante tasse che dovrebbero finanziare proprio i servizi pubblici, troppi parchi e giardini vengono letteralmente abbandonati. Ed ecco allora che alla rabbia per vedere i soldi pubblicisottratti alle risorse si affianca un nuovo sentimento comune:la consapevolezza che proprio di bene pubblico si tratta.

Nel II Municipio i residenti si tassano e il parco Jonio viene adottato

In tal senso si devono leggere tutte quelle iniziative dei residenti romani che, stanchi di pagare tasse senza poterne godere i frutti, invece di rassegnarsi si sono letteralmente rimboccati le maniche. Nel II Municipio i residenti si sono autotassati, al costo di circa 15 euro ciascuno, per pagare dei giardinieri che facessero il lavoro che in realtà dovrebbe svolgere il Comune.

In tal modo hanno potuto ripulire le aree abbandonate nelle quali si accumulavano anche rifiuti ingombranti.

Allo stesso modo, i giardini della stazione Jonio, inaugurati solo un anno fa in concomitanza dell'apertura della linea metro B1, sono già trascurati. Per questo i residenti della zona Valmelaina, dove si trova il parco, si sono attivati trovando all'area verde un "genitore adottivo".

Si tratta dellaNSA Roma Nord, il Nucleo per la Sicurezza Ambientale e Protezione Civile. E' stato il comitato di quartiere indipendente a raggiungere questo importante risultato, dimostrando come ci si possa veramente fare carico del bene comune. Rimane sempre l'amarezza per essersi dovuti sobbarcare un lavoro già di fatto pagato al comune. Si spera solo che queste iniziative sensibilizzino sempre più cittadini e modifichino veramente la cattiva gestione capitolina.

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I CITTADINI ATTIVI SONO UNA RISORSA

E' davvero lodevole l'iniziativa di alcuni residenti del II Municipio che hanno voluto autotassarsi per riqualificare il verde pubblico nella loro zona. Mi dispiace davvero molto che per l'incuria e la cattiva gestione centrale si sia arrivati a questo. Proprio per evitare di ritrovarci di fronte a situazioni come questa ho intenzione di affidare ai municipi la gestione del verde pubblico di quartiere, anche se mi piacerebbe molto potesse prevalere il principio di sussidiarietà. I residenti del II Municipio nei pressi di via Catalani si sono mossi in questa direzione da soli. Tuttavia anche questo aspetto va regolamentato. Per favorire l’adozione del verde da parte dei cittadini chiederemo la realizzazione di bandi per la gestione del verde che l’amministrazione pubblica non riesce a curare.