Siamo giunti quasi al 5 giugno, giorno di elezioni nella Capitale, e continua il nostro excursus per cercare di fare il punto sulle condizioni in cui versa Roma alle soglie di questo evento importante che potrebbe risollevare la città da gravissimi problemi che l'affliggono. Oggi vogliamo parlarvi dell'emergenza nomadi che continua ad essere sempre molto allarmante a Roma e che proprio, nelle ultime ore, è tornata al centro dell'opinione pubblica a seguito di alcuni eventi. Infatti, è notizia di alcune ore fa, di un incendio divampato nel campo rom di Via Salone che ha devastato una grande aerea e che è sembrato essere di natura dolosa.

Situazione dei nomadi a Roma

Infatti, poco dopo il fatto i Carabinieri guidati da Antonio Di Maggio hanno arrestato un ragazzo nomade di 22 anni con l'accusa di incendio doloso. Il giovane era tenuto sotto controllo dalle forze dell'ordine e sarebbe stato visto armeggiare vicino a una montagna di rifiuti su cui è stato cosparso del liquido infiammabile. Sono scattate le manette per il ragazzo ma l'arresto è stato ostacolato dai due complici del nomade che hanno chiamato una gran folle per cercare di fermare l'azione dei carabinieri. Le forze dell'ordine sono intervenuto molto nel corso delle ultime ore per fare alcuni sgombri in altrettanti campi nomadi, come ad esempio quello di Via Giordani, dove sono state individuate delle famiglie che non avevano diritto di assistenza e abitazione.

Tali persone vivevano in 9 container e alcuni di questi sono stati smantellati mentre per altri sono in corso degli accertamenti. Un problema molto grave quello di accampamenti abusivi ben oltre la regolamentazione e l'emergenza nomadi risulta una delle piaghe della città. Circa 10 giorni fa, infatti, c'è stato un drammatico fatto che ha sconvolto molto l'opinione pubblica e cioè un sequestro di una ragazza che è stata violentata per ore nel campo nomade sulla Prenestina. La ragazza, durante una passeggiata, è stata avvicinata da due uomini che l'hanno trascinata nella vegetazione dando origine all'orrore.