Sono indicati come 'Cose da fare a Roma'. E ancora, in alcuni siti si stende la classifica 'I 9 mercatini rionali da non perdere'. Eppure, nonostante il successo nel web, questi non sono però nella città eterna da tutti ben apprezzati o tollerati. Non è certo una questione di differenze di gusti, di passioni o di interesse, ma l'astio verso questa tipologia di attività di commercio ha le sue tristi e assurde motivazioni, facilmente risolvibili con il rispetto del regolamento comunale e un maggiore senso civico. Abbiamo raggiunto telefonicamente un cittadino di Roma, residente proprio in una delle vie in cui si svolge il mercoledì e il venerdì un mercato di riferimento per il quartiere Eur ferratella della Capitale, quello di Via Salvatore Quasimodo.

Ecco cosa ci ha raccontato il nostro intervistato.

I mercatini rionali costituiscono un'attrattiva nella Capitale, e molto spesso si pensa che 'i romani' si lagnino a torto, è vero?

'Sono quasi dieci anni che vivo qui in Via Vitaliano Brancati, Roma sud/Eur, e questo mercato è da sempre stato solo fonte di spazzatura, degrado e maleducazione. Ogni mercoledì e venerdì della settimana si svolge dalle 8 circa alle 15, a volte anche fino alle 16. Come da accordi presi con il comune, la strada dovrebbe essere sgomberata dai mercanti entro e non oltre le 14 e poi ripulita dagli addetti Ama, in modo da poter rendere agibile nuovamente la strada per le 16. Oltre a questo, l'accordo stabilisce anche che il mercato dovrebbe iniziare all'incrocio con via Giuseppe Tomasi di Lampedusa e finire al primo passo carrabile sulla via, in prossimità del l'incrocio con via Vitaliano Brancati.

Ciò naturalmente non accade, la strada è assaltata completamente da mercanti, in regola e non, e due volte a settimana per andare a lavoro sono costretto a passare con la macchina dentro il mercato'.

Qui basterebbe rispettare il regolamento comunale, o c'è dell'altro?

'Finito il mercato, i 'commercianti' lasciano sull'area ogni tipo di spazzatura: dalla frutta avariata, ai sacchi neri, al ghiaccio, interiora di pesce e via dicendo.

Per carità, è compito dell'Ama pulire, ma lasciando tutta questa immondizia sulla strada arrivano gabbiani in giganteschi stormi e il vento porta via i rifiuti più leggeri. Un negoziante comune quando chiude il negozio lascia la spazzatura dentro il negozio o sull'uscio della porta? Non mi risulta. Chi sputa nel piatto dove mangia non merita di essere tutelato'.

Ci sembra di comprendere che il problema maggiore sia quello di far rispettare il regolamento, ma anche acuire il senso civico dei commercianti:

'La cosa brutta è che in quel degrado ci lavorano loro stessi senza problemi! Cioè, come fanno a passare mezza giornata in mezzo a tutto quello schifo? Possibile che siamo solo noi a lamentarci? Cosa costerebbe ai singoli commercianti prendere e buttare la propria spazzatura? Considerando che a 5 minuti da qui c'è l'isola ecologica'.

Parte integrante dunque della cultura di Roma, un pezzo di folclore e spirito popolare, ma che per diventare realmente un servizio utile ai cittadini - e non di intralcio - dovrebbe tutelare le aree adibite alle attività commerciali e vigilare sul rispetto del regolamento definito per l'esercizio dei mercatini rionali.

Non si può parlare di intolleranza senza confrontarsi con i disagi dei residenti. Ringraziamo il nostro F.V. di Roma che gentilmente si è reso disponibile ad un'intervista per far comprendere che non si tratta 'di odiare i mercatini', ma di considerare le motivazioni della propria opinione. Molto spesso viverci o viverli non è 'come passeggiarci'. Se desiderate continuare a seguirci su 'Roma invisibile', cliccate su 'Segui' in alto alla vostra sinistra e/o votate la news cliccando su una delle 5 stelle in alto alla vostra destra. Il video in allegato è stato gentilmente concesso dall'intervistato F.V., Roma.

FAVORIRE NASCITA E TUTELA DEI MERCATI RIONALI

Roma può contare circa 125 mercati rionali e di oltre 70 mercati saltuari, come quello di Via Salvatore Quasimodo. Ho sempre ritenuto i mercati una rete validissima in termini di offerta commerciale e per la tenuta sociale del quartiere. Proprio per questo ne sto visitando moltissimi. Vorrei favorire l'apertura di nuovi mercati nelle zone di recente urbanizzazione piuttosto che lasciare spazio al proliferare dei Grandi Centri Commerciali. Tutto questo però va fatto sempre rispettando le regole e soprattutto il quartiere che ospita il mercato, puntando sul senso civico dei commercianti e sul capillare controllo che verrà effettuato.