1.800 dipendenti della società di trasporti Tpl (Roma) sono al 3° mese senza stipendio (l’azienda non riesce più a garantire il pagamento dei salari a causa del mancato trasferimento dei fondi dal Comune) e dopo che alcuni di loro si sono incatenati, il giornovenerdì 6 Maggio c'è stato uno scioperodalle 8.30 alle 12.30.

È infatti da tempoche i disagi stanno mettendo in ginocchio i cittadini di Roma ed i pendolari: il giorno 4 maggio, ad esempio, viste le assemblee nei depositi, circa il 60% dei mezzi a disposizione dell'azienda è rimasto fermo ed alcune zone della città sono rimaste quasi isolate.

Ma non è andata meglio il giorno dopo, visto che l'Unione dei Sindacati di Base ha dichiarato che "Il 40% delle linee sono state soppresse, mentre le altre stanno subendo gravi contrazioni e ritardi".

Ai dipendenti della Tpl non bastano più le promesse elettorali dei vari candidati a sindaco in questa campagna elettorale, specie quelle di Roberto Giachetti, del centro-sinistra, ed Alfio Marchini, appoggiato ora anche da Forza Italia, che ne parlano sempre più spesso, mentre la politica, a livello sia locale che nazionale, si dice basita dal comportamento dell'azienda e che si ritorce in maniera ingiusta e grave sui cittadini, specie quelli pendolari.

Il giorno 5 maggioil servizio è stato parecchio rallentato: dal deposito della Maglianella sono uscite in servizio solo 4 autovetture su 170, mentre da quello di via Raffale Costi 17 su 350 automezzi.

La stessanotte nello stesso deposito di via Costi una decina di lavoratori si sono appunto incatenati. "Siamo allo stremo, siamo entrati nel terzo mese senza stipendio, l'azienda ci ha dato un acconto di 700 euro la scorsa settimana, ma noi non sappiamo come andare avanti".

Ricordiamo che la Società Roma Tpl gestisce 104 linee periferiche, pari al 25 per cento delle linee di superficie della capitale, servendo circa un milione di passaggeri al giorno.

È quindi facilmente comprensibile cosa il loro incrociare le braccia possa provocare in una città, già caotica di suo, come quella di Roma.

Il giorno 6 maggio, dalle 8,30 alle 12,30, si è verificato losciopero, come previsto.