Uno spettacolo disgustoso quello a cui assistono, tutte le mattine, i cittadini che si predispongono a prendere la metropolitana. I topi, soprattutto nell’ultimo periodo, hanno invaso l’intero quartiere, approfittando dei rifiuti lasciati dal mercato appena sopra la stazione. A giudicare dalle numerose testimonianze dei passanti, sembra che i roditori si siano (addirittura) abituati alla presenza dell’uomo, scorrazzando nei parchi e all’interno della stazione metro. Nei giorni scorsi, si è anche verificato uno spiacevole episodio, con una donna 55enne che è stata trasportata in ospedale in seguito al morso di un ratto.

“La situazione ha toccato livelli inaccettabili – afferma uno dei commercianti della zona – Qui non si tratta di un topolino, ma di veri e propri giganti che risiedono stabilmente in un quartiere in cui ci sono tantissimi turisti provenienti da Ciampino, che si trovano costretti a prendere la metro di Anagnina per raggiungere il centro”.

Roma e i topi nelle stazioni metro

I topi che hanno invaso la stazione di Anagnina rappresentano solo la punta di un iceberg. Nella città di Roma, infatti, i roditori sono presenti in tutti i quartieri. La loro capacità riproduttiva (che permette loro di moltiplicarsi rapidamente) e l’indifferenza delle istituzioni (che raramente procedono alla bonifica di un quartiere invaso dai topi) hanno portato all’attuale situazione, divenuta, ormai, cronica.

“Rimango basito quando vedo i topi nella metropolitana” afferma uno studente universitario costretto a prendere la metro tutti i giorni per andare a lezione, “ormai è una scena che si ripete sempre più spesso. Il numero elevato di ratti mi incute timore, oltre a farmi ribrezzo”.

Come risolvere il problema?

Ilproblema dei topi presenti nella città di Roma non potrà mai essere completamente risolto.

Sono troppe, infatti, le aree (soprattutto sotterranee) della Capitale inaccessibili. La questione potrebbe, però, essere parzialmente risolta, con la bonifica di tutte quelle aree in cui vi è un notevole flusso di passanti (metropolitane, parchi pubblici, ecc.).

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DEGRADO, LA REGOLA DELLE 4 R

Il degrado prodotto dalla sporcizia delle strade e dai cumuli di rifiuti ammassati intorno ai cassonetti per la raccolta è incalcolabile, e riguarda la periferia come quartieri del centro cittadino, che rappresentano il biglietto da visita di Roma con le migliaia di turisti che quotidianamente li attraversano. La carenza del servizio di pulizia delle strade e della raccolta dei rifiuti ha alimentato nel tempo una cultura di scarso rispetto dei romani stessi per la loro città, innescando un circolo vizioso. La città è sporca, e pochi sentono il dovere di contribuire a tenerla pulita. Bisogna invertire la rotta, tornare a trattare ogni angolo di città come il salotto di casa propria, tornare ad amare e difendere Roma. Servono strumenti e regole che eliminino ogni scusa, ogni alibi, tanto all’Amministrazione quanto al singolo cittadino: tutti quanti siamo responsabili nel tenere alti il decoro e l’immagine della nostra Capitale. Il servizio di spazzamento delle strade e di raccolta dei rifiuti deve essere capillare e quotidiano. Per la gestione dei rifiuti la parola d’ordine è “rifiuti zero” come obiettivo strategico. Spingendo al massimo l’acceleratore con il “porta a porta”,entro il mio primo mandato conto di raggiungere il 75% di raccolta differenziata. Non è un miraggio o una promessa da campagna elettorale. Si può fare, con la regola delle “quattro R”: riduzione, riutilizzo, riciclo, recupero. Anche i cittadini devono fare la loro parte. Nelle strade, nelle piazze e nei giardini voglio moltiplicare i cestini per non dare tregua a chi sporca, per mettere in condizione i romani e i turisti di rispettare Roma.