Niente più solo shopping o tristi spuntini dal sapor di salasso per i pendolari. Roma Termini continua il suo percorso di rivalutazione e ammodernamento, alla stregua delle più importanti stazioni centrali europee, e lo fa all'insegna del gourmet, investendo nella buona tavola dai sapori artigianali in via d'estinzione.

In sintesi è questa la mission del Mercato Centrale, ideavincente ideata e realizzata da Umberto Montano, imprenditore che ha all'attivo quarant'anni di esperienza nella ristorazione, e il gruppo ECVacanze di Claudio Cardini, specializzato invece nel settore dei campeggi.

Mercato Centrale: di cosa si tratta

Il progetto arriva a Roma dopo il successo diFirenze che registrerà a fine anno il traguardo di 3 milioni di visitatori. Se state già pensando a tanti piccoli food truck sparsi tra un binario e l'altro, non è di questo che si tratta. Spostatevi mentalmente ma anche fisicamente dal fulcro della stazione, solo di qualche passo. La location che ospiterà il Mercato Centrale è la Cappa Mazzoniana, struttura realizzata negli anni '30 da Angiolo Mazzoni per preparare i pasti ai viaggiatori del secolo scorso, e costruita in marmo portoghese con venature tra il grigio e il rosa. Un sapore rétro quindi che rende appieno quello che vuole essere un luogo di riscoperta della tradizione enogastronomica, il senso di quello che in passato era il significato più verace del mercato, luogo di scambio di culture e cibi.

I protagonisti del Mercato Centrale

Gli artigiani del gusto faranno gli onori di casa ai visitatori, chi meglio di loro può raccontare i prodotti descrivendone le qualità. Saranno 15 le botteghe che, dalle 7 del mattino a mezzanotte, offriranno l'opportunità di degustare e acquistare prodotti di qualità sempre freschi: dai prodotti da forno di Gabriele Boncialla carne di Roberto Liberati, dal pesce di Edoardo Galluzzi all'ormai celebre trapizzino di Stefano Callegari.

Una kermesse di firme note nel panorama culinario capitolino e non, 500 posti a sedere su 1900 mq di spazio, un design curato dallo studio Q-bic di Firenze che vuole esaltare le caratteristiche di un tradizionale mercato rionale uniformandole in chiave moderna.

Gli ingredienti ci sono tutti. A quando il prossimo treno?