I ragazzi di "Scomodo", giornalino delle scuole di Roma, hanno occupato l'ex Arsenale Pontificio presso Porta Portese, per dare vita alla seconda notte "Scomoda". Dopo l'occupazione dell'Auditorium Albergotti, andato in fiamme nei giorni scorsi, continuano le iniziative della redazione.

Comunicato integrale di "Scomodo" sull'occupazione

"In un momento storico in cui ogni tipo di iniziativa culturale dal basso è repressa o limitata, la nostra volontà è quella di restituire, per una notte, un luogo straordinario come questo alla collettività. Dove le istituzioni si sono mostrate ripetutamente inefficienti e corrotte, dove le amministrazioni statali, regionali e cittadine hanno fallito qualsiasi progetto di riqualifica, dimostrando problematiche strutturali di fondo, noi di 'Scomodo' vogliamo continuare un percorso che metta la cultura e i giovani al centro della città".

L'Arsenale Pontificio e la sua storia

Uno dei tanti progetti falliti e una delle tante strutture indisponibili è proprio l’ex Arsenale Pontificio: parliamo di una struttura dei primi anni del Settecento, voluta da papa Clemente XI per farne un cantiere adeguato alla flotta navale papale; fu adibito poi a “smorzo” (deposito di materiali edili a prezzi convenienti), che finalmente fu svuotato ma senza dare il via a progetti seri e concreti. Infatti dopo aver ospitato un cantiere di ristrutturazione fermo per anni, oggi è in abbandono.

Nel 2001 l’allora sottosegretario dei Beni culturali, Vittorio Sgarbi, propose lo stanziamento di 10 miliardi di lire per esporvi l’armeria Odescalchi, tuttavia venne bloccato dalla soprintendenza, che preferiva farne la sede della collezione dei marmi di Torlonia.

Nessuno dei de progetti fu mai realizzato.Nel 2002 l’Associazione costruttori romani immagina un Museo Antropologico del Tevere, immaginazione che rimase tale dopo il rifiuto in Campidoglio.

Nel 2011 la presidente della regione Lazio, Renata Polverini, propone di adibire l’Arsenale Pontificio a sede della Fondazione Franco Zeffirelli, con un museo dedicato al Maestro: 8.5 milioni di investimento promessi tra ministero dei Beni culturali e Regione Lazio.

Dal 2013 la Fondazione Franco Zeffirelli è a Firenze.Nel 2013 compare solo un cartello della Acanto Restauri, la ditta che si aggiudicata l'appalto per il recupero funzionale della struttura.

Nel 2015 il ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, ha stanziato 7 milioni destinati all’Arsenale 'per realizzare un polo per l’arte contemporanea e la performance di giovani artisti italiani da destinare alle attività espositive della Quadriennale di Roma e creare residenze per giovani artisti italiani'.

Uno spazio immenso, con un incredibile valore artistico, è diventato l’ennesima vittima dell’immobilità politica e istituzionale. Il nostro obbiettivo è dimostrarne l’enorme potenzialità, riqualificarlo e dargli vita, aprendolo per la prima volta alla cittadinanza e rendendolo, per una notte, un centro che diffonda una cultura alternativa e inclusiva capace di valorizzare luoghi trascurati".