Questo 25 gennaio è stato il primo anniversario della scomparsa di Giulio Regeni: al Cairo e in tutta Italia, nel pomeriggio, si sono svolte numerose manifestazioni commemorative. Lo scopo è far chiarezza al più presto, cercare di capire il vero motivo della sua morte, perché allo stato attuale risulta tutto molto incerto. Amnesty International ha organizzato in diverse città italiane la manifestazione intitolata #365giornisenzagiulio.

Manifestazioni per ricordare Giulio Regeni a un anno dalla scomparsa

A partire dalle 12.30 fino alle 14.30 l’Università degli studi di Roma “La Sapienza” ha avviato questa giornata con numerosi interventi di giornalisti, esponenti di Amnesty International e in diretta telefonica i genitori di Giulio.

Poi alle ore 19.41 si sono svolte delle fiaccolate a Napoli (Piazza Dante), a Fiumicello (paese natale del giovane ricercatore) e altre città. E' stato significativo accendere le fiaccole proprio in quell’orario, perché coincide con il momento esatto della sua scomparsa. Da allora Giulio non ha fatto più ritorno a casa.

La procura della Repubblica di Roma guidata da Giuseppe Pignatone (che ha già svolto un ottimo lavoro sull’ inchiesta “Mafia capitale”) sta cercando di far luce su una vicenda ancora troppo oscura. Oggi comunque è giunto il momento di pensare, di nutrire ancora qualche speranza in valenti uomini che combattono il male ogni giorno. In questa schiera di giusti da un anno c’è anche il nome e il volto di Giulio.

I suoi studi, la sua voglia di approfondire un sistema politico lo hanno spinto lontano, ma il suo ricordo deve apparire vivo nella nostra mente, e le manifestazioni di oggi rappresentano proprio questo: sono un invito a non cancellare e a mostrare al mondo lo spirito onesto dell’Italia. Già una nazione che da qualche tempo si è svegliata, ha cominciato a rifiutare la rassegnazione e spingersi in tutti i modi per ottenere giustizia. Siamo convinti che presto o tardi arriverà una risposta anche alla morte di Giulio e speriamo davvero che non vengano commesse altre atrocità.