La Fontana di Trevi, per un giorno, protagonista di un episodio fotografato e ripreso da decine e decine di turisti, che in breve tempo ha destato scalpore sui social. Un giovane ragazzo, che alla polizia ha detto di chiamarsi Manolo e di essere spagnolo, ha pensato bene di utilizzare il celebre monumento di Roma come sua piscina personale, nuotando completamente nudo. Una volta completato l'insolito show, è uscito dall'acqua come mamma l'ha fatto, venendo immediatamente intercettato dal Gssu, il gruppo sicurezza sociale urbana. L'azione di Manolo non è altro che l'ennesimo esempio di decadenza morale della società di oggi.

Manolo, non il primo (e neanche l'ultimo)

Il Corriere della Sera stima in centinaia il numero di persone che si sono fermate per vederlo. Lui, Manolo, spogliatosi dei suoi vestiti, si è immerso nelle acque della Fontana di Trevi, attraversandola a nuoto. Davanti agli occhi divertiti delle persone, intente a immortalarlo con smartphone e videocamere, il ragazzo trentenne ha avuto i suoi 30-60 secondi di celebrità, diventando un fenomeno virale sui social nel corso della giornata di ieri, quando sul web si sono diffuse le immagini della sua "impresa" romana.

Terminata l'atipica "nuotata", gli agenti lo hanno coperto con un telo per poi condurlo presso l'ufficio anti-immigrazione, dove ha dato diverse versioni circa la sua identità.

Dapprima infatti ha affermato di essere italiano. Poco dopo, ha presentato una carta d'identità, rivelatasi poi rubata. Quindi ha poi detto di chiamarsi Manolo e di essere un cittadino spagnolo. Prima di arrivare in ufficio, il giovane straniero si è reso protagonista di un tentativo di fuga, durante il quale ha provocato lievi ferite ad un vigile urbano.

Manolo ha cercato una disperata fuga anche all'interno dell'ufficio anti-immigrazione, venendo però subito bloccato.

Già in passato Roma e i suoi monumenti erano stati oltraggiati, sia da italiani che turisti stranieri. Quello del trentenne di origine spagnola è stato soltanto l'ultimo caso che ha avuto per protagonista la città eterna.

Martedì scorso l'ennesimo episodio di degrado. Un turista 55 enne proveniente dall'Ecuador è stato sorpreso dai carabinieri mentre, durante una visita al Colosseo, stava incidendo su un antico pilastro il nome della moglie e di sua figlia.

Per questo si ha la sensazione che la "rana" di Manolo verrà presto replicata, in altre forme (o stili) da un'altra persona. Al peggio, tanto, non c'è mai fine.