Una nuvola nera ha oscurato il cielo la mattina del 5 maggio a Pomezia, a sud di Roma. Prima si è udita una serie di forti esplosioni, poi una vasta coltre di fumo ha invaso le campagne intorno alla frazione Cinque Poderi. A causare la lunga colonna di fumo è stato un incendio divampato all'interno dello stabilimento Eco X, dove si trattano materiali di recupero e si smaltiscono rifiuti industriali.

La plastica, bruciando, avrebbe creato quell'odore acre oltre al fastidio agli occhi e alle narici che ha molto preoccupato gli abitanti della zona.

Il sindaco di Roma, Virginia Raggi, su indicazione della Asl, ha invitato a tenere chiuse le finestre di abitazioni, ospedali, scuole e uffici, in ben 21 comuni, per lo più nella zona dei castelli romani. Il sindaco di Pomezia, Fabio Fucci (M5S), ha ordinato la chiusura delle scuole e fatto evacuare le case che si trovano nei pressi del luogo dove è scoppiato l'incendio; inoltre ha invitato i suoi concittadini a lavare accuratamente frutta e verdura.

Al momento non si segnalano persone intossicate, ma a fare paura è la possibile presenza di Amianto nelle coperture in cemento dei capannoni dell'impianto. A tal proposito, l'Arpa Lazio sta lavorando per raccogliere campioni, che possano determinare o meno la presenza di fibre di amianto disperse nell'aria.

"Bar chiuso per nube tossica", si legge su un cartello affisso alla serranda di uno degli esercizi commerciali che si trovano vicino al luogo del rogo. Il problema è di tipo ambientale, visto che nella zona ci sono molti campi coltivati.

"E' stato contattato il Centro Regionale Amianto della Asl di Viterbo - ha spiegato il direttore generale della Asl di Roma 6 Narciso Mostarda - per concordare l'analisi dei campioni ed eventuali ulteriori accertamenti da effettuare".

I comuni interessati dalla nube tossica e dove il sindaco Raggi ha invitato a tenere le finestre chiuse sono: Nettuno, Anzio, Pomezia, Ardea, Velletri, Lavinio, Lanuvio, Genzano, Albano laziale, Ariccia, Nemi, Castel Gandolfo, Marino, Ciampino, Frascati, Grottaferrata, Rocca di Papa, Rocca Priora, Montecompatri, Monte Porzio Catone e Colonna.

Intanto la Procura di Velletri ha aperto un'inchiesta per incendio colposo. Una delle ipotesi più probabili è che il rogo sia divampato mentre gli operai stavano lavorando. Sono stati proprio i lavoratori della ditta i primi che hanno cercato di spegnere le fiamme con gli estintori. Da tempo un comitato di cittadini della zona aveva fatto presente la pericolosità dell'impianto, dove grandi quantità di rifiuti si trovano ammassate all'aperto. Proprio lo scorso novembre, il rischio di incendi era stato segnalato dal comitato di quartiere anche al sindaco di Pomezia.