Ennesimo rogo ieri mattina a Roma, dopo l'interminabile giornata di martedì 27 giugno, durante la quale i vigili del fuoco sono intervenuti per spegnere un centinaio di incendi lungo la città. L'ultimo, in ordine di tempo, è divampato in un deposito di camper e roulotte in via del Flauto, nella zona di Grotte di Gregna, periferia est della Capitale. La vicenda ha destato subito un certo allarme e preoccupazione, a causa di una serie di esplosioni avvertite e segnalate al 112 dai cittadini dell'area circostante e causate, con ogni probabilità, dalla presenza nei caravan di bombole di gas.

Le squadre dei vigili e dei carabinieri di San Basilio accorse sul posto, hanno provveduto precauzionalmente a isolare ed evacuare la zona, riuscendo a domare le fiamme intorno alle 11. Nel frattempo, l'impressionante colonna di fumo nero sollevatasi nel cielo, ha comportato la chiusura di un tratto dell'autostrada A24, mandando il traffico in tilt per ore. Una volta spento l'incendio e ripulito il manto stradale dai detriti, la circolazione ha lentamente ripreso a fluire, e la situazione è andata via via migliorando. Ancora da chiarire le cause all'origine del rogo.

Protesta in via Tiburtina

Verso le 13:00, intanto, i condomini di un palazzo sulla via Tiburtina all'altezza di Via Sante Bargellini, senza acqua da 2 giorni e, da ieri, anche senza elettricità a causa del danneggiamento di alcune centraline, hanno dato vita ad una protesta improvvisata, scendendo in strada e bloccando il traffico con una trincea di cassonetti.

Le 186 famiglie esasperate lamentano uno stato di abbandono e noncuranza da parte del Comune e dell'Acea che, nei giorni scorsi, si sarebbero rimpallati le responsabilità del disagio, senza mai avviare alcun intervento per giungere ad una doverosa soluzione del problema. Sono molti i casi di criticità, vista la presenza nel condominio di disabili e anziani a rischio.

Sul posto è intervenuta un'autopompa dei vigili del fuoco, al fine di individuare le cause del blocco e per tentare di risolvere la situazione.

Quanto accaduto nella giornata di ieri, fa il paio con quanto verificatosi il giorno precedente a Torre Gaia, con i residenti infuriati per il mancato passaggio dell'Ama da 20 giorni.

Per protesta, gli abitanti della zona hanno gettato i rifiuti in strada, bloccando il passaggio delle auto e minacciando di dar fuoco alla spazzatura. Fortunatamente le minacce non hanno avuto seguito, e altri cittadini del posto sono riusciti a riportare un pizzico di calma, ma l'esasperazione dei romani è ormai ai massimi livelli, con l'amministrazione comunale che ora dovrà dare delle risposte, visto che non potrà continuare a rimandare per sempre, ricorrendo al giochino della fiducia.