La sindaca di Roma, Virginia Raggi, e il presidente dell'Anac, Raffaele Cantone, hanno firmato un protocollo d'azione per la vigilanza collaborativa. La durata dell'intesa è stata fissata in dodici mesi. Nel periodo considerato, Roma capitale sottoporrà la documentazione relativa agli appalti d'importo economico rilevante all'attenzione dell'Autorità nazionale anticorruzione, per garantire la regolarità di tutte le procedure ed evitare fenomeni di corruzione e illegalità. Maggiore attenzione sarà riservata a quei settori che, in passato, si sono rivelati fra quelli più "delicati": in particolare, ambiente e sociale.

'Marcata attenzione' sul tema

Tenendo conto del protocollo, nel caso in cui venisse individuato un notevole "rischio corruttivo", si legge in una nota pubblicata sul sito internet dell'Autorità - il Campidoglio potrà chiedere un intervento diretto all'anac, anche di carattere ispettivo, su appalti aggiudicati. L'Autorità metterà a disposizione le proprie competenze per assicurare il rispetto della legalità in una delle "principali stazioni appaltanti" della Penisola, che costituisce "un luogo simbolico" per l'Italia. Così il presidente Cantone nella stessa nota, mentre Virginia Raggi sottolinea la "marcata attenzione" dell'Amministrazione comunale sul tema degli appalti e il rafforzamento della collaborazione con l'Anac, dopo altri momenti di cooperazione.