Ha rotto il braccio a un agente della Polizia Locale di Roma capitale perché 'colpevole' di impiegare troppo tempo a fare i rilievi dopo un incidente stradale, e insofferente di dover attendere il suo turno per transitare a causa di un senso unico alternato, istituito per regolare la viabilità. Così un centauro ha "sfogato" un'assurda e ingiustificata impazienza. L'aggressione è accaduta verso le 23 di lunedì 28 agosto a piazza Cavour, quartiere Prati. A denunciare il fatto, è stato il Sulpl Roma della polizia locale, che lamenta condizioni di lavoro al limite.

Agente mandato in ospedale

Lunedì a tarda sera una pattuglia del I gruppo Prati era impegnata a fare i rilievi tecnici di un incidente stradale avvenuto poco prima. Un centauro si è messo a fare lo "slalom" tra i coni segnaletici posizionati per delimitare l'area dell'incidente. Fermato da uno dei due agenti, il motociclista l'ha spintonato. Alla richiesta di esibire i documenti, il "reattivo" utente della strada, l'ha spintonato ancora fino a farlo cadere a terra e a rompergli il braccio. L'agente è stato trasportato all'ospedale Santo Spirito: il referto ha indicato 20 giorni di prognosi. Nel frattempo, con l'ausilio di altre due pattuglie di Prati e del Gssu, il gruppo Sicurezza Sociale Urbana, l'aggressore (che ha tentato di fuggire) è stato arrestato e portato nella camera di sicurezza del I gruppo Trevi.

L'indomani è stato processato per direttissima e condannato a 3 mesi con la condizionale.

L'aria che tira: la denuncia del Sulpl

Il Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale esprimendo piena solidarietà al collega aggredito solo per aver compiuto il proprio lavoro, denuncia le condizioni estreme in cui opera la polizia locale e l'impossibilità di continuare a svolgere in sicurezza mansioni anche ordinarie in una città dove le aggressioni, sia fisiche che verbali, a pubblici ufficiali sono sempre più frequenti.

Giancarlo Cosentino della Cisl Fp Roma Capitale e Rieti, ha sottolineato che si è trattata dell'ennesima aggressione a un collega. I vigili che svolgono servizi operativi, cioè lavorano in strada, vengono spesso a contatto con cittadini che non conoscono neanche le più elementari norme di educazione "civica". Auspica che la sindaca, Virginia Raggi, si adoperi affinché Roma Capitale si costituisca parte civile in tutti i procedimenti penali a carico di commetta questi reati.

Carenza di organico e servizi notturni

Il Sulpl denuncia che, specie nel turno di notte, gli operatori devono compiere interventi con singoli equipaggi perché c'è una sola pattuglia a disposizione per municipio. Le altre sono ferme a guardare i campi nomadi o la pineta di Ostia. La pattuglia in servizio è costretta spesso a spostarsi da una parte all'altra di Roma, a causa dell'assenza di organico, e con un criterio di organizzazione del lavoro notturno fermo a 20 anni fa. Per recuperare organico e non tagliare servizi di giorni, il Sulpl propone di tagliare i servizi di piantonamento fisso dei campi nomadi che si protraggono da anni.

La sindaca: aggressione intollerabile

A distanza di alcune ore dal fatto, è arrivata la condanna della prima cittadina, Virginia Raggi.

La sindaca ha parlato di aggressione intollerabile ed ha espresso "totale e sincera solidarietà" al vigile aggredito e al corpo della Polizia Locale di Roma Capitale. Ha assicurato di restare al fianco di chi lavora per il rispetto delle norme e della legalità. E tuttavia, restano irrisolti problemi cruciali. In sospeso da molto tempo, c'è il nuovo contratto di categoria che doveva chiudere la "ferita" provocata dall'atto unilaterale varato dall'ex sindaco Marino e regolamentare le progressioni economiche orizzontali, ferme dal 2010.