Un attico di 100 mq in una delle vie più belle e rinomate del centro storico di Roma era stato occupato da una giovane donna non indigente. Scoperta la vicenda, l’immobile è stato restituito al Patrimonio di Roma Capitale nella mattinata. L’appartamento è situato nel Municipio I in via dell’Arco di Parma, una traversa di via di Tor di Nona che termina in piazza Lancellotti, a pochi passi da via dei Coronari e piazza Navona. Oltre alla zona prestigiosa in cui è situata, la casa è un attico che vanta una vasta metratura, elementi che la rendono uno stabile prestigioso e di altissimo valore da un punto di vista immobiliare.

L’occupazione

La donna che l’ha occupato non era assegnataria dell’immobile, ma ne ha preso possesso dopo che sua nonna, vera intestataria dell’appartamento, è deceduta. Le indagini effettuate sulla vicenda avevano accertato l’illecito. Così, pochi giorni fa, la donna è stata convocata per recarsi negli uffici della Polizia Locale di Roma Capitale. Qui ha ammesso di non trovarsi in situazione di emergenza abitativa ed ha quindi reso di sua sponte le chiavi della casa.

L’Assessore al Patrimonio e alle Politiche abitative

Questa mattina è stato effettuato lo sgombero definitivo e lo stabile di valore è rientrato in possesso di Roma Capitale. In una nota stampa, Rosalba Castiglione, assessore al Patrimonio e alle Politiche abitative di Roma Capitale ha denunciato come un’abitudine dei romani quella di considerare il bene pubblico come una proprietà privata.

Quindi, ha proseguito elogiando il lavoro delle forze dell’ordine che hanno condotto le indagini.

Emergenza abitativa

Quello della casa è un problema che affligge la capitale da tempo, basti ricordare la recentissima occupazione dello stabile in via dei Lauri a Centocelle, in cui un palazzo di una Cooperativa oggetto di un progetto di recupero fu occupato dai rom del campo di via di Salone o l’occupazione in viale del Policlinico 137, solo per citare le più recenti e agli onori della cronaca.

Sgomberi: interviene il Tribunale di Roma

Il problema è talmente presente e consolidato nella quotidianità della capitale che il Tribunale di Roma ha depositato una sentenza (Trib. Roma, sent. n. 21347/2017 pronunciata il 9 novembre e depositata il 15) sui risarcimenti dei proprietari che si sono ritrovati la casa occupata, in caso di ritardo nello sgombero.

La grande novità sta nel fatto che il risarcimento per l’affitto che non è arrivato, in caso di ritardo o nello sgombero o se questo non viene effettuato, dovrebbe essere dato dal ministero degli Interni.