Abbiamo riportato, negli ultimi giorni, le varie notizie riguardanti i disagi (spesso gravi) incontrati in tutta Italia dai candidati al concorso Scuola. Una lettera sfogo inviata alla redazione del portale Web occhiodisalerno.it ci offre un ulteriore spunto per riflettere sul pressapochismo organizzativo e sui malfunzionamenti tecnici causati dalla piattaforma informatica predisposta dal Miur per questa maxi selezione. Ad inviarla è stata Danae Vanessa Lamparelli, insegnante di Salerno, che ha sostenuto lo scorso lunedì 2 maggio, la prova scritta del concorso presso una scuola del beneventano.

Ultime news concorso scuola, giovedì 5 maggio 2016: l'assurda storia di una docente di Salerno

La docente, dopo avere espresso tutte le proprie perplessità sulle domande 'inaspettate' e giudicate poco consoni ai tempi concessi e al proprio livello di preparazione, si stava apprestando a rispondere ai quesiti in lingua inglese, quando ad un certo punto, il suo computer è andato in tilt, bloccandosi.

Ironizzando sulla competenza del tecnico presente in aula, l'insegnante ha immediatamente chiamato l'uomo chiedendogli soccorso per quanto accaduto, anche perchè, in quel momento, il timer le aveva segnalato 17 minuti ancora a disposizione per completare la prova: il tecnico ha provveduto a spegnere il PC e al suo riavvio è ricomparsa la videata iniziale con i 150 minuti a disposizione ed, ovviamente, nessuna traccia delle sei domande a risposta libera che la candidata aveva già dato.

'Prova insensata, figlia di un governo insensato: ora dovrò fare ricorso'

Non c'è stato modo di recuperare l'elaborazione: non solo l'insegnante non è riuscita a completare la prova per incompetenza del personale addetto e cattivo funzionamento della piattaforma, ma anche tutto il lavoro precedente è andato perduto.

L'amara considerazione finale della docente è stata quella di aver scelto di presentare ricorso attraverso il proprio avvocato, anche se tutto ciò le costerà del denaro, denaro che dovrà spendere non certo per colpa sua e che, probabilmente, non le verrà mai risarcito. Questo il risultato di una prova insensata, voluta da un governo insensato.