Riparte anche quest'anno “Salvalarte”, l'iniziativa promossa da Legambiente su tutto il territorio nazionale, tramite la quale sarà possibile far conoscere e valorizzare il grande patrimonio artistico presente sui nostri territori.

Così nel salernitano l'associazione “Alta Voce” ed il circolo di Legambiente “Oikos” hanno promosso un fine settimana all'insegna della riscoperta di una bellezza storica di grande interesse: la certosa di San Giacomo in via dei Goti ad Angri.

L'antica struttura, datata intorno al 1300, vive oggi in pessime condizioni a causa dell'abbandono in cui da anni versa.

Scopo dell'iniziativa è proprio quello di riaccendere i riflettori su questo importante complesso, grazie ad una serie di personaggi tratti dal libro di Maria Rossi “sotto gli occhi della certosa”.

Sabato 4 giugno

Sabato ad Angri sarà il giorno della sagra della Grancia di Pizzauto, giunta alla 19°esima edizione, che come da tradizione si svolgerà presso la chiesa di Santa Maria delle Grazie.

Una rievocazione storica e culinaria, nella quale si potranno gustare i piatti della taverna della Grancia ed assistere agli eventi storici che hanno caratterizzato il territorio di Angri.

La storia narra che il feudo di Cancelleria venne donato da Giacomo Arcuccio, signore di Capri, il quale, in occasione della nascita del suo secondogenito, fece edificare una tenuta agricola gestita dai monaci, la Grancia appunto.

Domenica 5 giugno

Domenica pomeriggio, invece, sarà il giorno della visita guidata presso la certosa di San Giacomo in via dei Goti.

La visita avrà luogo nel pomeriggio dalle ore 16:30 alle ore 18:30 e sarà completamente gratuita.

Il ritrovo è previsto presso la certosa di San Giacomo, un'occasione da non perdere per riscoprire la storia di questo antico complesso.

Si dice che l'Italia sia sinonimo di arte e storia, un Paese ricco di bellezze artistiche, ma perché queste non diventino parole vuote è necessario tutelare i beni artistici e culturali del nostro Paese.

Proprio per questo, la certosa di San Giacomo ad Angri, un complesso di una grande ricchezza storica, non deve essere abbandonata a se stessa.