La popolazione di Cava de' Tirreni si è svegliata con ancora in testa la notizia dello stupro ai danni di un ragazzo di 17 anni avvenuto all'interno di un centro massaggi. Il fatto risale a due mesi fa ma gli arresti sono stati eseguiti soltanto nella giornata di ieri. La notizia è stata tra le più pubblicizzate dai telegiornali, a testimonianza della gravità dell'episodio. Durante la violenza sessuale, il branco ha filmato la scena, presumibilmente per ricattare il giovane.

Stupro a 17 enne, due arresti

Al momento si contano due arresti per lo stupro del ragazzo ancora minorenne nel centro massaggi di Cava de' Tirreni.

Gli altri appartenenti al branco, al momento del fatto, indossavano la maschera, dunque per questo motivo sono irriconoscibili. Sarebbero in totale 4 gli uomini che hanno abusato del ragazzo. Uno degli arrestati si trovava a Vicenza. Tra i 4 uomini figurerebbe anche il proprietario del centro massaggi. Le indagini proseguiranno anche nelle prossime settimane, per accertare l'identità delle altre due persone.

Gli investigatori si sono mossi dopo la denuncia presentata dalla madre del ragazzo. Durante il blitz è stato ritrovato anche del materiale che dimostrerebbe la presenza di prostitute minorenni oltre a pratiche sessuali svolte all'interno dell'esercizio. L'adolescente sarebbe caduto in una trappola organizzata dai quattro uomini, che lo avrebbero poi legato e violentato a turno, costringendolo a subire atti sessuali.

Il tutto veniva ripreso con uno smartphone.

La regione Campania finisce ancora sotto la lente di ingrandimento per episodi di violenza a danni di minori. Di recente, ricordiamo, a Caivano l'arresto di Raimondo Caputo per l'omicidio della piccola Fortuna Loffredo, la bambina di 6 anni vittima di abusi sessuali cronici, morta dopo essere stata gettata dal balcone di una palazzina nel giugno del 2014. La sua compagna, Marianna Fabozzi, aveva perso in circostanze analoghe Antonio Giglio, il suo bambino, nel 2013. La Fabozzi è indagata per omicidio volontario del figlio.