Una sentenza che certamente farà discutere quella emessa dal Gip di Nocera Inferiore in merito al caso riguardante Giovanni De Vivo. Forse alcuni di voi ricorderanno quel 4 agosto del 2015, quando l'uomo, 32enne e affetto da problemi psichici, uccise la sorella di 29 anni, Deborah De Vivo e la madre di 58 anni, Antonietta De Santis, strangolandole nella propria abitazione, nel centro di Mercato San Severino (in provincia di Salerno) in preda ad un raptus. Tra l'altro, dopo aver commesso il duplice delitto, l'uomo tentò pure il suicidio, tagliandosi le vene.

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Ebbene, ieri, mercoledì 9 novembre, al termine dell'udienza preliminare, il giudice Alfonso Scermino ha provveduto all'assoluzione di Giovanni De Vivo, motivando la propria decisione con la 'totale incapacità di intendere e di volere'.

L'uomo, nel corso dell'istruttoria, ha raccontato di aver ucciso le due donne in quanto doveva 'salvarle' da Satana, ritenendo che madre e sorella fossero possedute dal diavolo: il duplice delitto, pertanto, sarebbe stato 'motivato' dal fatto che Giovanni De Vivo avesse sentito la necessità di 'liberare' le due donne dalle grinfie del demonio.

L'omicida strangolò prima la madre per poi recarsi, armato di una forchetta, nella camera da letto della sorella che stava dormendo: dopo averla colpita con una trentina di colpi sulle braccia, sul volto e sul torace, l'uomo l'ha soffocata con il cuscino.

Il referto dell'autopsia confermò la morte per soffocamento.

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Se da una parte, però, l'uomo ha dimostrato un'estrema lucidità nel fornire al giudice la sua spiegazione riguardante il movente che lo ha spinto al duplice assassinio, dall'altra il reo confesso non è riuscito a dare una giustificazione plausibile sul perchè fosse così sicuro che le due povere donne fossero indemoniate. Il giudice ha, comunque, disposto che il 32enne venga ricoverato in un ospedale psichiatrico giudiziario in applicazione delle misure di sicurezza.