Da qualche giorno gira sul web, ma soprattutto nel famososocial network Facebook, una foto raffigurante una porzione di bastoncini di pesce accompagnata da un contorno di probabili parassiti capaci di provocare sintomiseri sull'uomo.

Non è la prima volta che si grida al ladro soprattutto riferendosi ad alimentie a noti marchi sul mercato da anni, ma questa volta l'allarme è più incalzantesoprattutto se si pensa a come si è pensato di diffondere la notizia. Infatti una condivisione del genere che gira indisturbata sul social network con tantodi foto rischia di creare un eccessivo allarmismo che può condurre alla crisidel famoso marchio tanto amato da grandi e piccini.

Allarme Anisakis

Il parassita nematode di cui siparla prende il nome di Anisakis, ossia una sorta di vermetto cilindrico che può trovarsi nei terreni umidi, neifondali acquatici e, di conseguenza nel pesce crudo.

Se ingerito vivo dall'uomo, il parassita tanto famoso in questo periodo potrebbe causare una serie di disturbi evidenti manifestabili dopo poche ore.

Potrebbe portare forti dolori addominali, nausea, vomito e, in alcuni casi,solo una gastroscopia potrebbe rimuovere il parassita ospite.

Se il parassita arriva all'intestino potrebbe causare un'infezione grave e, sela cura non dovrebbe rivelarsi sufficiente, si potrebbe arrivare all'interventochirurgico.

Però dobbiamo sottolineare che l'anisakis tramite il congelamento e la cotturadovrebbe diventare un parassita innocuo e, paradossalmente, la sua presenza nelpesce crudo è indice di una condizione salubre nelle reti trofiche marine.

Segnalazioni sui social network

In particolar modo su Facebook, social network di spicco e molto utilizzato,circola da giorni la foto dei bastoncini incriminati e una breve descrizioneche illustra non solo i sintomi che può causare il parassita se ingerito, ma soprattuttoluogo di acquisto delle confezioni. Tutto ciò, inevitabilmente ha creato allarmismo tra i consumatori che da oggi,davanti ad una confezione di bastoncini di pesce, saranno titubanti nell'acquisto.

Il rischio è quello di riproporre un film già visto negli anni 80, quando inGermania, notizie infondate come queste con lo stesso parassita comeprotagonista, provocarono l'anisakis crisis con relativo crollo delle venditesul pescato.