Le sostanze chimiche contenute nelle sigarette potrebbero spingere al suicidio. A questa conclusione sono arrivati i ricercatori della Washington University, negli Stati Uniti, che hanno dimostrato come i fumatori hanno maggiori probabilità di tentare il suicidio dei non fumatori.

Non solo cancro o malattie respiratorie, adesso a quanto pare le cause di morte legate al fumo potrebbero aumentare. Lo studio, pubblicato sulla rivista Nicotine & Tobacco Research, dimostra che la teoria che il fumo possa far calmare i nervi è tutt'altro che credibile.

Anzi, è proprio il fumo che, a quanto pare, aumenta la depressione che spinge i pazienti a compiere gesti estremi.

Lo studio è stato condotto da Richard Gruzca, docente di psichiatria presso l'ateneo americano, e punta il dito prima di tutto sulla nicotina come sostanza chimica primaria che porta a patologie psichiatriche. Per giungere a questa conclusione, Gruzca e colleghi hanno confrontato il tasso di suicidi con le politiche anti-fumo (dalle leggi alle tasse) di diverse aree degli Stati Uniti. Il primo dato che è emerso è che Gruzca ha notato come all'aumentare delle restrizioni diminuiscano i suicidi.

Confrontando i dati ha infatti notato che negli anni in cui in un determinato luogo vengono intraprese politiche molto restrittive sul fumo, come ad esempio vietarlo nei luoghi pubblici o aumentare le tasse sulle sigarette, sono anche diminuiti i suicidi.

Al contrario un controllo inferiore è corrisposto ad un tasso di suicidi maggiore. Secondo le sue conclusioni, ogni dollaro di aumento nel costo del pacchetto di sigarette corrisponderebbe ad un tasso di suicidi inferiore del 10%.

"Non sappiamo esattamente come il fumo influenzi il rischio di suicidio. Può essere che influisca sulla depressione o che aumenti la dipendenza da altre sostanze.

Non sappiamo come il fumo produca questi effetti, ma i numeri mostrano chiaramente che fa qualcosa" ha dichiarato il capo ricercatore. La nicotina, come ogni droga, provoca dipendenza: quando se ne fa uso fa sentire bene, ma dopo si sta male perché se ne vuole ancora. L'uso cronico può comportare ansia e depressione, e siccome la responsabile è la nicotina, la situazione non cambia con le sigarette elettroniche che la contengono.