E' arrivata ieri la notizia dell'Oms che in una nota raccomanda vivamente di vietare la vendita di sigarette elettroniche ai minori e di vietare le stesse in tutti gli spazi pubblici chiusi. L'Oms giustifica la scelta della decisione ritenendo che le sigarette elettroniche non solo facciano male ai minori ma che danneggiano anche la vita del feto. Una nota che però arriva quasi in ritardo perché l'Italia ha anticipato anche molti altri Paesi con un decreto legge del 2013 in cui a firma del ministro Lorenzin si descriveva il divieto di vendita delle sigarette elettroniche ai minori.

Un esempio che mostra come l'Italia si è posta a tutela delle fasce più giovani della popolazione. Resta comunque un argomento molto discusso in Italia soprattutto per quanto riguarda la tassazione del Tar. L'Italia è però un esempio per quanto riguarda il fumo a livello mondiale.

"Divieti funzionano senza criticità"

Gli scienziati hanno concentrato la loro attenzione negli ultimi anni sul fumo passivo e i sui danni da esso provocati che, molto spesso sono anche più gravi di quelli del fumo attivo. La questione è stata posta anche per le sigarette elettroniche. Per i divieti la normativa sta funzionando molto bene anche grazie ai codici che espandevano il divieto oltre a ospedali e scuole e Mancini si dice molto soddisfatto per i risultati che si stanno avendo in Italia. Anafe-Confindustria ricorda che, di recente, 53 scienziati provenienti da tutto il mondo hanno scritto proprio ai vertici dell'Oms dichiarando che in ogni caso, le sigarette elettroniche sono considerate di grande utilità per liberarsi dalle sostanze cancerogene che derivano dalla combustione di carta e tabacco presenti nelle sigarette tradizionali. Tra questi scienziati emergono i nomi degli italiani Umberto Veronesi, Umberto Tirelli e Riccardo Polosa. Nel documento esposto dall'Oms si evince che milioni di fumatori stanno scoprendo in Italia le cose funzionano e che possono raggiungere il Benessere desiderato anche per quanto riguarda la Salute.