Nonostante la situazione sembra essere fuori controllo e diverse strutture ospedaliere nel mondo stanno optando per la chiusura per paura di contagio, non mancano però delle buone notizie che arrivano da oltre oceano. Si registra il quarto caso di guarigione da Ebola negli Stati Uniti e l'ultimo riguarda il cameraman dell'emittente televisiva NBC che aveva contratto il virus mentre stava svolgendo il proprio lavoro nelle zone maggiormente colpite. Il cameraman si dice soddisfatto del risultato ottenuto e della propria capacità a lottare, senza lasciarsi andare allo sconforto.

Questa buona notizia si aggiunge all'altra giunta ieri dalla Spagna, dove ha visto protagonista l'infermiera Teresa Romero, anch'essa guarita dove aver contratto il virus Ebola in Africa. Nonostante questi risultati però, rimane la grande preoccupazione e la corsa contro il tempo da parte di tanti laboratori di ricerca, nel preparare un vaccino che sia in grado di contrastare il propagarsi del contagio, soprattutto nelle zone a maggior rischio.

L'Organizzazione mondiale della Sanità ha anche comunicato che i primi vaccini, in via sperimentale, saranno disponibili in Africa nel 2015 ed è anche stretta per poter diagnosticare il contagio in tempi brevi. Per quest'ultima circostanza, importantissima, a fine ottobre sarà attivato un "test rapido ed efficace" da parte dei ricercatori della CEA (Commissariato Energie atomiche) che fornisce un responso in soli 15 minuti, rispetto altri test che richiedono circa 2 ore.

Rispetto i testi usati in questo momento e solo da laboratorio, il nuovo veloce test della CEA, potrà essere fatto direttamente sul posto tramite qualche goccia di urina e stringere ulteriormente i tempi per poter intervenire sul contagio. L'impegno quindi è evidente e forte. Domani l'OMS si riunirà a Ginevra per rendicontare su tutte le misure in campo e dare altre linee guida che riguardano Ospedali e infrastrutture impegnate.

Ad oggi il virus Ebola ha causato oltre 4500 vittime sopratutto in Africa e dove c'è anche emergenza cibo. Come continuano le allerte in tutti gli Aeroporti internazionali, sopratutto in America dove nella serata di ieri è giunta una nuova allerta per sospetto contagio dopo l'arrivo di un tunisino.