Gli inglesi sono il popolo meno incline alla felicità. Lo sostiene una nuova ricerca, secondo la quale il broncio che caratterizza il popolo britannico sia prettamente una questione di geni. Non solo clima o ricchezza, dunque. Il Regno Unito, infatti, non sarà mai felice come alcune nazioni perché geneticamente programmato per essere scontroso e accigliato. E questo a causa di un gene che regola la serotonina nel cervello. Forme brevi di questo gene creano una mancanza di serotonina che può portare alla depressione. Ma c'è chi non sta meglio degli inglesi.

I francesi, ad esempio, posseggono una delle forme più brevi di tale gene.

Il professor Andrew Oswald, un economista dell'Università di Warwick, ha dedicato gran parte della sua carriera accademica per cercare di comprendere ciò che rende le persone felici. Nonostante le buone economie ed i governi stabili, il professore sostiene che la Gran Bretagna e gli Stati Uniti siano i Paesi più accigliati in assoluto. Tuttavia, è interessante sapere che gli immigrati danesi in America tendono ad essere più felici perché la Danimarca supera in assoluto i valori della serenità e del benessere. E questo perché il Paese europeo vanta la forma più lunga del gene di qualsiasi altro Paese. "È interessante notare come, tra le nazioni che abbiamo studiato, la Danimarca e i Paesi Bassi sembrino avere la più bassa percentuale di persone con la versione corta del gene della serotonina", spiega Oswald.

"C'è stata una correlazione diretta tra la felicità dell'individuo negli Stati Uniti e i livelli di felicità nel Paese dei loro antenati da dove venivano". Il professor Oswald, inoltre, ha aggiunto: "Il nostro studio ha rivelato una correlazione tra la felicità inspiegabile oggi di alcune nazioni e quella osservata negli americani i cui antenati provenivano da queste nazioni".

Le tabelle annuali relative ai rating nazionali della felicità, compilate da diverse organizzazioni sparse nel mondo, tendono a posizionare la Danimarca ai primi posti, insieme ad altre nazioni come Panama e Vietnam. Tra i fattori di soddisfazione, gli standard del progresso economico, la salute, la ricchezza e l'istruzione, insieme al tempo, la guerra e la stabilità politica.

Gli scandinavi, apparentemente, se la passano meglio e sono in buona salute, godono di ottima istruzione e di un buon reddito. E se il sole splende, le persone sono sorridenti, conferma lo studio. Enormi divisioni, però, vi sono nei Paesi con alti tassi di disoccupazione, tra ricchi e poveri o dove è scarsa la soddisfazione sul lavoro. Tutti questi aspetti stanno a significare che i ricchi Paesi occidentalizzati se la cavano meno bene. E molti di questi sono ancora molto poveri, sebbene sulla buona strada per la felicità.

I suoi risultati relativi a 131 Paesi e redatti per l'ESRC Festival of Social Science, hanno evidenziato come la genetica sia il fattore più importante, ma non l'unico. Giovani o anziani tendono ad essere più felici, ma non quelli di mezza età. Le persone magre, inoltre, sono le più felici. Mentre, essere sposati, avere un posto di lavoro ed una buona educazione sono altri fattori che contribuiscono ad essere felici.