La celiachia è una patologia che affligge l’intestino tenue.Deriva da una reazione allergica alla gliadina, una prolammina (proteina delglutine) presente nel grano e da proteine simili incluse in altri tipi dicereali. In Italia si contano 150mila celiaci su un totale di circa seicentomilapersone potenzialmente intolleranti al glutine. In totale, una persona su centosoffre di questa malattia in Europa e negli Usa. Dopo che essa è statagradualmente approfondita dalla scienza, a partire dall'inizio del secolo scorso, con una svolta a partire dagli anni quaranta,si sono fatti passi in avanti con alimenti privi di glutine che rendono la vitadel celiaco quanto più normale possibile.

Di recente è stata anche inventatauna tecnologia che aiuta i pazienti a individuare meglio la presenza di glutinenegli alimenti, il cui nome è tutto un programma: Glutindetector. Ma adesso arriva un’altra bella notizia, di una scoperta tuttaitaliana. Una farina tollerata dall’organismo di chi soffre questa patologia. Vediamoin cosa consiste.

La scoperta del Cnr di Avellino

Come dicevamo, si tratta di una scoperta tutta italiana: perla precisione, dell'Istituto di Scienze dell'Alimentazione del Cnr di Avellino.In pratica si tratta di un tipo di farina che non presenta tossine, fatte diuna sostanza che in pratica cela all'organismo le tossine del glutine ed evitacosì reazioni infiammatorie.

Più precisamente, si tratta di un trattamentoenzimatico effettuato sulle farine o semole di grano, che maschera le sequenzetossiche del glutine. In particolare, ad essere nascosti all’organismo, sono i linfocitiresponsabili dell'infiammazione. E’ giusto precisare che questa farina trattacomunque preserva le stesse caratteristiche organolettiche di quella comune,così da poter essere utilizzata per i normali usi culinari. Una bella notizia, tanto perché può aiutare i celiacinell’affrontare la loro malattia quanto perché è stata fatta in Italia, proprioin quello spesso vituperato Meridione.