Nuova speranza contro la calvizie, definita scientificamente alopecia androgenetica, la perdita di capelli, dovuta ad una suscettibilità del follicolo pilifero ad una miniaturizzazione di tipo androgenetico. Le cause scatenanti possono essere tanto di tipo genetico, quanto di tipo ambientale, ma anche caratteriali (nervosismo e ansia). Ma ci sono anche varie eziologie rimaste ancora sconosciute alla scienza. La calvizie colpisce soprattutto gli uomini ma in numero crescente sta riguardando anche le donne.

La nuova speranza

Per ora, se qualcosa è stato fatto per ridurre la caduta dei capelli (soprattutto mediante tipi di shampoo specifici e lozioni), ancora scarsi sono i risultati riguardanti la ricrescita.

Tant'è che gli istituti tricologici ricorrono direttamente al rinfoltimento mediante il trapianto dei capelli del paziente stesso. Ma una nuova speranza deriva dalle vituperate cellule staminali, in Italia ancora terreno di scontro tra i ricercatori e le leggi vigenti (noto il "caso Vannoni"). Una ricerca del Sanford-Burnham Medical Research Institute di San Diego, California, ha individuato la possibilità di rigenerare capelli proprio grazie ad esse. Vediamo come.

Come si svolge la ricerca

I ricercatori americani hanno utilizzato, come sovente accade in questi casi, i topi. Ebbene, le staminali sono state trasformate in cellule della papilla dermica, vitali per la formazione del follicolo.

In pratica, gli scienziati sono riusciti a far ricrescere capelli sulla zampa dei roditori. Ma anche dalla Germania arriva un altro studio che evidenzia le capacità delle cellule staminali in questo senso. Qui, i ricercatori del Politecnico di Berlino sono addirittura riusciti a creare ex novo dei capelli in laboratorio (ovvero dei campioni di follicolo pilifero) sempre mediante questo tipo di cellule.

Cosa sono le cellule staminali

Ricordiamo che le cellule staminali sono cellule primitive, non specializzate, che sono molto importanti per la ricerca proprio per la loro capacità di trasformarsi in molteplici tipi di cellule del corpo umano. Possono essere prelevate da cordone ombelicale, sacco amniotico, sangue, midollo osseo, placenta e i tessuti adiposi.