Il boom della dieta senza glutine è scoppiato anche in Italia, come tutte le mode americane. Alcune celebrità hanno adottato questo tipo di dieta e non necessariamente perché hanno un'intolleranza ma perché ritengono sia più sana, faccia perdere peso e aumenti l'energia. Negli Stati Uniti 1,6 milioni di persone seguono una dieta senza glutine, senza che gli sia diagnosticata una sensibilità o la celiachia. Si stima che 18 milioni di individui hanno una qualche forma di intolleranza al glutine e l'1% ha la forma più grave la celiachia, anche se la prevalenza è in aumento e ben 80% non sa di averla.

I sintomi sono: gas, gonfiore, stanchezza, mal di testa, diarrea, eruzioni pruriginose. Le conseguenze sono l'anemia, ritardo nella crescita e perdita di peso.

Prove a favore della dieta

Anche se non vi sono prove scientifiche certe a riguardo, studi recenti hanno dimostrato che il glutine può dare dipendenza, attivando i recettori oppioidi del cervello. Esso è associato a diverse malattie autoimmuni come la Tiroidite di Hashimoto, il diabete di tipo 1, la sclerosi multipla e recenti studi dimostrano un legame anche con la schizofrenia, l' autismo, l' epilessia ecc. Inoltre ad avvalorare tale tesi, la teoria del cardiologo William Davis e le ragioni per cui il grano fa male.

Tuttavia, non è tutto rosa e fiori come sembrerebbe, prima di iniziare una dieta bisogna sempre chiedere il consiglio di un medico o un dietista accreditato visto che l'alimentazione potrebbe essere carente in ferro, calcio, folati, vitamine del gruppo B e D e non necessariamente i cibi pubblicizzati sono più sani, ma possono essere più ricchi di grassi e zuccheri.

Inoltre se mangiate più riso rischiate di aumentare l'esposizione all'arsenico. Quindi, si potrebbe aumentare di peso oltre ad essere più costosa. Ci potrebbero essere minori batteri nell'intestino (Bifidobacterium e Lactobacillus) con il rischio che ne sia influenzato il sistema immunitario. Inoltre bisogna fare attenzione perché il glutine non è contenuto solo in alimenti, ma si può trovare in alcuni cosmetici, lozioni, shampoo e farmaci.

Uno studio pubblicato su Journal Clinical Nutrition ha esaminato 158 alimenti etichettati senza glutine in 3 anni e ben il 5% non ha raggiunto i limiti della FDA. Sono quindi da preferire i cibi genuini, piuttosto che prodotti confezionati finché non saranno fortificati e più sani.