Con le temperature bollenti che hanno invaso tutto il BelPaese, diventa una vera salvezza passare tanto tempo in acqua, almare o in piscina. Quando però decidiamo di uscire per prendere un po’ disole, ci accorgiamo che la pelle dei polpastrelli delle dita diventaraggrinzita. Sarà capitato un po’ a tutti di impressionarsi da bambini, essendole prime volte, dinanzi a quella strana visione, magari preoccupandoci echiedendo spiegazioni ai nostri genitori. E uno strano effetto, in fondo, ce lofa anche da adulti. In genere ce ne accorgiamo sempre d'estate, quando passiamopiù tempo in acqua.

Ma basta anche un quarto d'ora tenendo le mani immerse inun lavandino o nella vasca mentre facciamo il bagno.

Da cosa dipende questa reazione cutanea? Alcuni ricercatori dell'universitàinglese di Newcastle hanno deciso di scoprirlo una volta per tutte. E ilrisultato è sorprendente.

Un'evoluzione della specie umana

A riportare la ricerca è il sito Leggo, che racconta come iricercatori abbiano chiesto ad alcuni volontari di afferrare delle biglieimmerse in una bacinella colma d’acqua, di attendere diversi minuti, di farlepoi passare attraverso una stretta fessura e infine di metterle in un secondocontenitore. Hanno poi chiesto di farlo ad un altro gruppo, ma in modoimmediato. Il risultato è che il primo gruppo aveva meno difficoltà a prendereil materiale rispetto a chi aveva le dita asciutte.

Di qui la conclusione chela pelle raggrinzita, ossia le rughe che si formano sui polpastrelli quando ledita stanno tanto tempo sott'acqua, aiuterebbero proprio nella presasott'acqua. Non è altro che la costrizione dei vasi sanguigni correlata alsistema nervoso, i quali reagirebbero in quel modo a una situazione di stress.E di qui anche la conclusione ipotetica che il tutto sia dovuto a una evoluzionedel nostro organismo, giacché i nostri antenati avrebbero cominciato asviluppare questa caratteristica per procurarsi risorse in ambienti umidi.

Dunque si tratta di una sorprendente ricerca, che confermaquanto il nostro organismo sia evoluto per adattarsi a più situazioni ostili. Quellapelle così strana non è pertanto dovuta al sale (quando si è al mare) o alcloro (se siamo in piscina), come magari abbiamo pensato da umili profani.