L'estate 2015 è già stata classificata come la più calda di sempre. O, quanto meno, la più calda da quando esistono le registrazioni delle temperature. Del resto, sentiamo ripetere da anni che l'inquinamento sta modificando il clima mondiale, con un aumento delle temperature dovute alle emissioni smisurate di anidride carbonica. Se fino a qualche anno fa, a produrne di più erano i Paesi cosiddetti industrializzati, adesso sono quelli denominati "in via di sviluppo", ossia quegli Stati che solo da qualche decennio stanno facendo registrare un'industrializzazione della propria economia.

Su tutti Cina, India e Brasile,che proprio non ne vogliono sapere di ovviare a ciò.

E mentre si spera che i Paesi più inquinanti si redimano e diano una svolta green alla propria economia, ognuno si difende come può dal caldo torrido. Bevendo molto, mangiando molta frutta e verdura, sottoponendosi a ore di climatizzatore. Ma attenzione, non solo alla bolletta elettrica, bensì, anche alla salute. Secondo Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano, sette italiani su dieci rischiano uno sbalzo termico. In cosa consiste? Cosa comporta? Come occorre difendersi? Vediamolo di seguito.

Cos'è e quali rischi comporta

Come dice lo stesso termine, uno sbalzo termico consiste nel passare dalle temperature basse dell’abitacolo alla calura estiva all’esterno.

Stesso pericolo quando siamo all'interno di un centro commerciale, un ristorante o un bar col condizionatore, e poi usciamo fuori e impattiamo con l'afa. Ciò è pericoloso, giacché può esporre l’organismo a un maggiore rischio di contrarre infezioni virali. Ad esempio faringiti, bronchiti e laringiti. Quanto agli automobilisti, si stima che più della metà dei viaggiatori può andare incontro a disidratazione a causa dell’aria troppo secca, mentre quasi uno su dieci rischia un colpo di calore.

Come difendersi

Come possiamo evitare tutto ciò? Quanto all'auto, meglio attivare il deumidificatore impostandolo sul 50%, spegnendo poi l’aria condizionata quando manca poco all'arrivo. Occorre specificare che la temperatura nell’abitacolo non dovrebbe mai essere inferiore ai dieci gradi rispetto a quella esterna. Bene poi idratarsi con almeno 150-200 centilitri ogni due ore.

Mangiare poi cose leggere ed evitare alcolici e caffeina. Evitare viaggi in ore troppo calde (ad esempio dalle 12 alle 16) e ovviamente troppo trafficate della giornata. Meglio poi vestirsi in modo leggero e fare una pausa ogni paio di ore, magari sciacquandosi il viso per ripristinare l'attenzione.