Sei donna, stai seduta molto a lungo? Sai cosa rischi? Secondo un recente studio scientifico, la donna più dell’uomo che sta seduta mezza giornata per buona parte della settimana sviluppa una tendenza alle malattie cardiologiche, infarto in primis. E se non bastasse, altre malattie sono in agguato fra le donne sedentarie.Il cancro, ad esempio, con prevalenza delle forme “femminili” è un altro spauracchio che si agita fra quelle donne che, quasi esclusivamente per lavoro, siano soggette ad una posizione sedentaria per buona parte della giornata.

La menopausa sancisce la fine della protezione nei confronti delle malattie cardiovascolari nella donna

Lo studio che ha portato a queste conclusioni ha riguardato un gran numero di pazienti di sesso femminile, ben 93.000 donne tutte americane e tutte in menopausa.

Quest’ultimo dato è quanto mai importante, visto che la donna nel periodo fertile detiene una sorta di “ombrello protettivo” costituito dagli ormoni che la proteggono dalle malattie vascolari. Nel post menopausa, venuto meno tale ombrello, la donna corre il rischio di sviluppare malattie a carico del sistema cardiovascolare più dell’uomo. Per tornare allo studio americano, le donne sottoposte ad osservazione, che erano costrette per diverse condizioni all’inattività per più di 11 ore al giorno, avevano il 12% in più di probabilità di incorrere in patologie cardiache dall’esito spesso infausto, rispetto a quelle donne che rimanevano sedute per non più di quattro ore al giorno o ancor meno.

Il gruppo di sedentarie inoltre correva un rischio pari almeno al 27% in più di andare incontro a patologie a carico delle coronarie e per quanto concerne il cancro, fra le sedentarie, rispetto a quelle che non lo erano, la possibilità di incorrere in malattie neoplastiche era aumentato almeno del 13%.

Equiparazione del rischio fra donne fisicamente attive e inattive

Ma il lavoro scientifico, che è stato pubblicato nell'American Journal of Preventive Medicine, ha stigmatizzato un altro fattore in qualche modo inaspettato: ha infatti dimostrato che il rischio di incorrere in malattie cardiache e cancerogene non era solo prerogativa di quelle donne che conducevano solo vita sedentaria, ma la percentuale di rischio valeva anche per quelle che conducevano una vita attiva per il loro corpo, ovvero svolgevano attività ginnica ma al contempo erano costrette all’inattività per un gran numero di ore, equiparando in questo modo il rischio di morbilità fra donne attive e inattive.

Insomma, sia che svolgi attività ginnica sia che non muovi un muscolo tutto il giorno, se poi sei costretta a stare 11 ore seduta alla scrivania hai lo stesso rischio di incorrere in malattie quali infarto o cancro. Tale rischio, compresa la morte precoce, non è solo annesso alla menopausa ma a tutti quei fattori fisici che riguardano la donna dopo i 35/40 anni di età, periodo che coincide con la perdita della tonicità dei muscoli nella donna.

Gli utili suggerimenti

La dottoressa Rebecca Seguin, dell'Università di Cornell in New York che ha seguito lo studio scientifico in questione, ritiene che il regolare esercizio fisico, soprattutto di sollevamento pesi e altri esercizi, di costruzione dei muscoli aiuta a contrastare il declino, asserendo anche che "le donne hanno bisogno di trovare modi per rimanere attive. Se si è in un ufficio, bisognerebbe alzarsi e spostarsi frequentemente. Se si è in pensione, trovare il modo di muoversi. Alzarsi tra i programmi televisivi, prendersi delle pause quando si è davanti al computer e quando si legge ed essere coscienti di interrompere il prolungato periodo sedentario". Questi ultimi suggerimenti sembrano in qualche modo mitigare i rischi per la salute.