In un incontro tenutosi al Ministero della Salute si è fatto il punto sulla questione tagli alla Sanità. Come già ampiamente risaputo, il Servizio Sanitario Nazionale eroga ogni anno una mole impressionante di visite, analisi e cure che essendo gratuite, cioè offerte proprio dal SSN, gravano sulle casse pubbliche per una cifra intorno ai 13 miliardi di euro. Il ministro Lorenzin, nell’incontro a cui hanno partecipato anche le sigle sindacali dei Medici, ha continuato ad esprimere la volontà del Governo di ridurre la spesa per queste visite e nell’ottica di evitare gli sprechi ha predisposto un elenco di 208 voci.

Si tratta dell’elenco di visite, prestazioni ed analisi che per essere prescritte a carico del Servizio Sanitario, devono sottostare ad una serie di requisiti. I Medici devono quindi stare attenti a non prescrivere visite gratuite che non rispondano ai requisiti stabiliti dal Ministero.

Quali visite sono inserite nell’elenco?

Già prima dell’estate sulla questione tagli si era parlato di 180 prestazioni a rischio tagli. Adesso le voci presenti nell’elenco, che è ancora provvisorio, sono salite a 208 e tra le altre ce ne sono alcune molto comuni alla maggioranza dei cittadini. L’estrazione di un dente per esempio, o la necessità di una protesi dentaria. Ci sono poi visite ed analisi dirette a controllare il colesterolo, test allergici, TAC e risonanze magnetiche.

Non appena il provvedimento sarà approvato quindi, molte di queste visite non saranno più gratuite ma a pagamento ed i medici che le prescriveranno a carico del SSN, saranno soggetti a multe qualora dal Ministero, queste prescrizioni vengano ritenute inutili ed inopportune.

Ma la salute dei cittadini resterà tutelata?

L’elenco è stato predisposto indicando di fianco a ciascuna voce tra quelle inserite, il relativo criterio di erogabilità.

Sono state indicate due caratteristiche che possono far scavalcare il blocco nell’erogazione gratuita di alcuni servizi e cioè la vulnerabilità sanitaria e quella sociale. Per esempio, nelle cure dentistiche, per continuare nell’applicazione dei principi i prevenzione, per i bambini fino a 14 anni di età, le cure dentistiche saranno gratuite a condizione che i soggetti interessati abbiano patologie che richiedono in maniera indispensabile queste visite e relative cure.

Per lo svantaggio sociale invece è naturale che coloro che sono in condizioni di indigenza assoluta, potranno ricevere sempre le cure prima citate a carico dello stato. Naturalmente, il Ministero ci tiene a precisare che le urgenze sanitarie saranno sempre garantite, i tagli sono rivolti ad abbassare il superfluo, non ha mettere a rischio la salute dei cittadini. Probabilmente il provvedimento sarà inserito nella Legge di Stabilità la cui presentazione dovrebbe avvenire nel prossimo mese di ottobre, quindi ancora pochi giorni e si avrà un quadro più preciso.