Un’analisi condotta su 14 studi clinici, pubblicata nel dicembre 2015 sulla rivista scientifica “Nutrients”, ha dimostrato che l’avena, oltre ad essere un alimento ricco di proteine ed acidi grassi essenziali, migliora in modo significativo alcuni fattori di rischio cardiovascolare nel paziente con diabete di tipo 2.

Importanza dell’assunzione delle fibre nel paziente diabetico di tipo 2

Il diabete di tipo 2 è una malattia cronica comune in continuo aumento nei paesi sviluppati. Le metodologie migliori per affrontare il diabete sono l’educazione e la terapia nutrizionale, l’attività fisica, la farmacoterapia ed il controllo del glucosio.

Si suggerisce di consumare una quantità di fibre pari a circa 25 grammi al giorno per la donna e 38 grammi al giorno per l’uomo, sia ai pazienti diabetici che ai soggetti sani. Lo scopo è quello di trarne dei benefici, come il miglioramento della peristalsi intestinale, la riduzione di lipidi e di glucosio nel sangue.

Effetto dell’avena sui parametri metabolici ed antropometrici

L’analisi dei parametri ematici di centinaia di pazienti con diabete di tipo 2, reclutati in diversi paesi nel mondo, ha dimostrato che l’assunzione di un pasto contenente avena è più efficace, rispetto ad uno privo di questo cereale, nel ridurre in modo significativo alcuni parametri metabolici (emoglobina glicosilata, glucosio a digiuno e postprandiale, colesterolo totale e LDL).

L’azione benefica dei beta-glucani presenti nell'avena, oltre a migliorare il profilo metabolico, si esplica mediante una riduzione del peso corporeo ed un miglioramento delle misure antropometriche (circonferenza addominale e dei fianchi).

Le fibre dell’avena hanno dimostrato di migliorare l’intolleranza al glucosio e la sensibilità all'insulina anche nei pazienti con sindrome metabolica, in sovrappeso ed obesi.

La Food and Drug Administration (FDA) aveva già suggerito il consumo di almeno 3 grammi al giorno di beta-glucani provenienti dall’avena per ridurre il rischio delle malattie cardiache coronariche, sia nei pazienti con diabete di tipo 2 che nei soggetti sani, ma l’EFSA (Autorità Europea di Sicurezza sugli Alimenti) aveva osservato che la relazione tra consumo di beta-glucani e mantenimento dei livelli normali di glucosio ematico non era stata, ancora, pienamente dimostrata.

Con questo studio molto accurato ed esteso, che ha coinvolto paesi come Svizzera, Francia, Finlandia, Grecia, Canada, Venezuela, Messico, Grecia, Regno Unito, Germania e Cina, l’azione benefica dell’avena sui parametri metabolici ed antropometrici è stata confermata.