Le donne in sovrappeso od obese, con sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), corrono un rischio elevato di manifestare insulino-resistenza.In uno studio clinico, pubblicato nel febbraio 2016 sulla rivista “European Journal Clinical Nutrition” condotto su 40 donne obese, è stato osservato che una maggiore frequenza dei pasti(6 al giorno anziché 3), può migliorare in maniera significativa i livelli di insulina.Questo risultato è importante per ridurre il rischio di patologie come ipertensione, diabete di tipo 2, dislipidemia, obesità, alterazioni della coagulazione, disfunzione dell’endotelio vascolare e malattie cardiovascolari.Il maggior numero dei pasti nell’arco della giornata deve sommarsi ad un cambiamento dello stile di vita: alimentazione appropriata per mantenere basso il carico glicemico e moderata attività fisica aerobica, per l’azione antinfiammatoria ed antitumorale.

Pazienti con sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) ed insulino-resistenza

Circa il 7% delle donne in età riproduttiva presenta questa disfunzione endocrina (PCOS), che può essere causa di riduzione della fertilità.Si manifesta con mestruazioni assenti o irregolari, oppure con acne o peluria eccessiva (irsutismo).Secondo l'Androgen Excess and PCOS Society di Los Angeles,tutte le donne obese con PCOSdovrebbero valutare la loro tolleranza al glucosio mediante il test di carico (somministrazione di 75 gr di zucchero in 2 ore), associato allamisurazione dei livelli di insulina,per rilevare la presenza di insulino-resistenza.

Effetto della frequenza dei pasti sulla sensibilità insulinica

Nello studio condotto recentemente, le donne obese, con un indice di massa corporea (BMI di 27±6 kg/m2) ed affette da PCOS, sono state suddivise in 2 gruppi, in base alla frequenza dei pasti (6 o 3).Per 3 mesi hanno seguito una dieta a zona, elaborata dal biochimico americano Berry Sears.Questo tipo di dieta viene adottata per mantenere un buon equilibrio tra l’azione dell’insulina e del glucagone sulle riserve di grasso (anabolica e catabolica, rispettivamente).Nei soggetti che hanno assunto un maggior numero di pasti, i livelli di insulina a digiuno e post-carico di glucosio sono risultati significativamente più bassi, mostrando un miglioramento di questo parametro metabolico.