Il sogno di tutte le persone che hanno avuto la possibilità di camminare e che all'improvviso, causa un incidente o una grave malattia, hanno perso queste facoltà diventando paraplegiche. Il sensazionale annuncio non ha precedenti e arriva da uno studio della Duke University, in North Caroline, dallo specialista in neuroscienze Miguel Nicolelis. Lo scienziato appena citato sarebbe lo stesso che ai mondiali del 2014 diede la notizia dell'esoscheletro a controllo cerebrale, che avrebbe ridonato a un uomo paralizzato la facoltà di dare il primo calcio al pallone; a distanza di due anni ci informa di alcuni pazienti affetti da paraplegia (condizione che porta la parte inferiore del corpo alla paralisi), che hanno ripreso la sensibilità persa e un controllo parziale dell'uso delle gambe, grazie a un trattamento volto alla rieducazione cerebrale e fisica.

Il progetto Avatar

L'equipe guidata dal professor Nicolelis fa parte del progetto "Walk Again" ed è stata resa nota sulla rivista Scientific Reports. Ben otto pazienti paralizzati da anni, sarebbero stati indirizzati all'innovativo trattamento 'Avatar', che avrebbe portato due donne e sei uomini a recuperare gradualmente la sensazione del dolore, quella tattile, quella sul controllo della vescica, fino ai più piccoli ma inaspettati movimenti, a distanza di un anno dall'inizio del ciclo terapico. Questo sarebbe stato permesso grazie a un programma riabilitativo Hi-tech definito dallo stesso Nicolelis; un "interfaccia cervello-macchina" collegato a un Avatar senza utilizzo di elettrodi, stimolatori o chip, che avrebbero permesso al corpo un graduale risveglio facendo riacquistare, ai pochi nervi del corpo rimasti intatti, la sensazione tattile e parte delle loro funzioni collegate agli stimoli cerebrali.

La grande speranza per i paraplegici

Il risultato di questa Sperimentazione volta alla scienza del futuro sembra essere arrivato insperato e sorprendente, considerato, come affermerebbe Nicolelis, che nessuno ha mai riacquistato l'uso di arti completamente paralizzati dopo tanti anni, e che ciò sarebbe stato possibile proprio grazie a questa interfaccia tra uomo e macchina, che capta le onde cerebrali in cui 'viaggiano' i pensieri, tradotti in comandi utilizzabili da un pc, o da un sistema di arto robotico atto a camminare o a far muovere un braccio.

Il neuroscienziato Nicolelis starebbe lavorando incessantemente a questa Tecnologia e avrebbe chiesto ai suoi pazienti di sforzarsi mentalmente nell'immaginare di muovere gli arti paralizzati, alfine di perfezionare un sistema capace di memorizzare centinaia di segnali cerebrali e ottenere dei comandi 'motore' utili ai movimenti.

Grazie a questi movimenti immaginari è stato possibile dare vita a un Avatar solo con la forza del pensiero, permettendo al programma di training hi-tech di ridonare la sensibilità in quelle parti del corpo 'assopitesi' da tempo; tutto questo per mezzo di un Avatar 'personale' con delle gambe robotiche e l'utilizzo della reale virtuale capace di mettere in movimento i muscoli per tornare a camminare. A distanza di tempo dall'inizio della riabilitazione è stato possibile, su una donna di 32 anni paralizzata da tredici e non in grado di fare alcun movimento sulle proprie gambe, di ridonarle la forza di camminare volontariamente con un girello aiutata dal suo terapista. La notizia darà nuove speranze di vita a tutte quelle persone fino ad oggi paralizzate.