A stabilirlo è stato proprio uno studio portato a termine dalla University of Manchester, che ha deciso da tempo di dedicare parte delle proprie energie per ricercare quella connessione che farebbe aumentare i dolori fisici in presenza di maltempo. I risultati di questa ricerca sono stati presentati allaBritish Science Festival di Swansea. Tale studio è stato coordinato dal dottor Will Dixon, epidemiologo, che è riuscito a coinvolgere circa novemila persone. I volontari hanno dovuto scaricare una applicazione sul proprio apparecchio telefonico e l' hanno utilizzata come un vero e proprio diario digitale sul quale segnavano, giorno per giorno, l'evolversi del loro dolore fisico.

L' applicazione, studiata appositamente, prendeva nota degli agenti atmosferici e delle condizioni meteo delle varie località di residenza dei singoli pazienti ed incrociava tali dati con quelli del dolore segnalati giornalmente. Così facendo, i ricercatori sono riusciti a vedere in maniera molto chiara e dettagliata quel collegamento tra il dolore fisico e il grigiore del cielo, o la pioggia.

Come è possibile una cosa del genere?

Già nel 2014, un' equipe di ricercatori italiani aveva avviato una ricerca secondo la quale esistono, al mondo, persone metereopatiche o metereosensibili. Nell'ultimo caso, una persona metereosensibile è più vulnerabile a disturbi fisici o psichici durante un cambiamento climatico; nel primo caso invece, un paziente metereopatico diventa "vittima" di un sostanziale calo della propria qualità di vita.

Ci sono da distinguere due fattori, però: quando a causa del maltempo ci si sente più assonnati e la voglia di affrontare la giornata cala, non vi è alcun tipo di problema, poichérientra tutto nella normalità. Il problema sussiste quando non ci si riesce ad alzare dal letto o si ha una ricaduta di artrosi che ci costringe ad interrompere l' attività lavorativa.

In quest' ultimo caso si parla di una vera e propria patologia. Perché avviene questo? Perché durante un cambio atmosferico il nostro organismo si modifica per adattarsi al meglio e sopravvivere, ciò comporta non poco stress fisico e chi è vulnerabile non riesce a compensare al meglio tale alterazione, lamentando fastidi.