Esseri umani e tecnologia. Un rapporto di odio e amore, in quanto la seconda può comportare anche effetti nefasti ai primi. Si pensi alla dipendenza patologica causata da dispositivi come Tv, Smartphone e tablet. O ai danni per la salute causati da radiazioni, alla vista o il sovrappeso. Ciò vale ancora di più per quelli più indifesi, come i bambini. A un genitore viene spesso da chiedersi: TV, smartphone e tablet fanno male ai bambini? La AAP, Accademia Americana dei Pediatri, ha fornito delle interessanti linee guida sull’argomento. Pervenendo alla conclusione che TV, smartphone e tablet fanno non fanno male ai bambini.

O, per meglio dire, fanno male ai bambini solo nei casi che elenchiamo di seguito.

Quando TV, smartphone e tablet non fanno male ai bambini

La AAP non dà un vero e proprio nulla osta riguardo l’utilizzo di televisione e dispositivi mobilida parte di bambini. Ma ci tiene a sottolineare come per quelli di età inferiore ai 18 mesi il consiglio è sempre quello di evitare l’utilizzo di qualsiasi dispositivo tecnologico. Facendo però eccezione per le videochiamate. Invece, per i bambini un po’ più grandi, ossia dai due ai cinque anni, bisogna porre il paletto di un utilizzo pari a un'ora al giorno. E’ proprio la tecnologia a venire incontro su ciò, con la creazione di un apposito software basato su un "piano mediatico famigliare".

Cosa far evitare ai bambini nel loro rapporto con la tecnologia

Per il resto, se è vero che TV e dispositivi mobili non fanno male ai bambini a priori, bisogna comunque evitargli l'accesso da applicazioni troppo frenetiche o violente. Meglio poi far sparire smartphone e tablet dalle camere da letto. Così come è consigliabile spegnerli o ignorarli quando si sta giocando con loro.

Non devono frapporsi tra genitori e figli.Infine, la AAP fa un’importante differenza tra software utilizzati per svago e quelli utilizzati per l’apprendimento. Insomma, i bambini possono utilizzare i dispositivi "incriminati".Ma con le dovute accortezze da parte dei loro genitori.