In merito alle vaccinazioni obbligatorie per l'accettazione dei bimbi negli asili nido, la regione Lombardia decide di non seguire il modello dell'Emilia Romagna: quindi sì alle campagne di informazioni ma nessun obbligo per le famiglie.

Vaccinazioni obbligatorie in Emilia Romagna

Martedì 22 novembre in Emilia è stata approvata la proposta di legge di Stefano Bonaccini: la norma annovera un nuovo requisito per accedere agli asili nido, ossia "avere assolto gli obblighi vaccinali prescritti dalla normativa vigente".

Ma le regioni sono divise su questo tema.

Attualmente sono obbligatorie per legge le vaccinazioni per prevenire la polio, il tetano, la difterite e l'epatite b. Ma l'esavalente che viene abitualmente somministrata ai bambini contiene altri due vaccini, sia contro Haemophilus b che la pertosse.

In questi ultimi due decenni è stato registrato un forte calo per quanto riguarda le vaccinazioni a causa del timore degli effetti avversi. Il presidente della Regione Romagna - Stefano Bonaccini - sostiene che i genitori che appartengono al fronte antivaccinista sono influenzati dalle informazioni non corrette e prive di fondamento diffuse su internet.

Spiega inoltre che i vaccini scongiurano la possibilità della ricomparsa di malattie ormai non più diffuse in occidente.

Infine l'introduzione dell'obbligo è fondamentale per proteggere la salute di tutti quei bimbi che ancora non sono stati vaccinati o che per via di malattie non potranno esserlo mai. L'obbligo entrerà in vigore l'anno prossimo e sarà esteso a tutti gli asili nido pubblici e privati.

No all'obbligo dei vaccini in Lombardia

Di diverso avviso la Lombardia.

L'assessore al Welfare Giulio Gallera spiega la scelta della Regione come riportato da La Repubblica: "Informare e convincere, non obbligare. Il nostro impegno è quello di continuare l'azione di sensibilizzazione e responsabilizzazione delle famiglie".

Questa decisione è condivisa dall'assessore ligure della sanità - la signora Viale - che ha aggiunto che per promuovere le vaccinazioni si deve lavorare su un percorso culturale fornendo spiegazioni scientifiche ai genitori.