Un gruppo di scienziati dell'Università di Leicester in Inghilterra sostiene che i problemi maggiori dell'insalata confezionata e pronta da mettere a tavola sia a rischio salmonella. I ricercatori sono arrivati alla conclusione che i batteri della salmonella possano trovare terreno fertile nelle foglie danneggiate e soprattutto nei liquidi che si formano all'interno delle buste sigillate. Assicurano inoltre che, piuttosto delle scritte “pronta da consumare” sarebbe molto consigliabile leggere “lavare accuratamente prima del consumo”. Questo studio è in netto contrasto rispetto ad un altro molto simile realizzato presso l'Università Statale di Milano, il quale afferma che l'insalata in busta non va lavata.

La normativa italiana

L'ultimo aggiornamento della legge N. 77 del 2011 definisce prodotti ortofrutticoli di quarta gamma, quei prodotti freschi, confezionati, pronti per il consumo e destinati all'alimentazione umana. E sottoposti a processi tecnologici di minima entità e atti a valorizzarli seguendo le buone pratiche di lavorazione. Nel caso delle insalate, si intendono lavate due volte in due vasche diverse, asciugate, confezionate in buste o vaschette e commercializzabili lungo l'intera filiera distributiva pur che si mantenga intatta la catena del freddo, cioè ad una temperatura di 8 gradi centigradi.

Come evitare guai

Sebbene le insalate siano trattate con le dovute cure, sono tutt'altro che sicure.

I frequenti spostamenti e l'esposizione temporanea a temperatura ambiente possono alterare la verdura. La normativa esiste ed è chiara. Di conseguenza, e come sostengono le varie associazioni è compito anche del consumatore, prendere le dovute precauzioni per salvaguardare la propria incolumità e quella dei propri cari. I consigli sono pochi ma efficaci: controllare sempre la data di scadenza, controllare che le buste non siano rigonfie, conservarle sempre in frigo e lavarle attentamente prima del loro consumo. Se contratta, la salmonella provoca vomito, diarrea e febbre. Ed è particolarmente pericolosa per i bambini e gli anziani.