Nuovo caso di meningite in Italia, ad essere colpito è stato un bimbo di 22 mesi. Il piccolo, che aveva la febbre alta, è stato portato in un primo momento all'ospedale di Lucca, dove residente, dai familiari. Una volta sul posto, i medici sospettando si trattasse di meningite, hanno disposto il trasferimento all'ospedale Meyer di Firenze, dove dopo i dovuti accertamenti, il laboratorio di immunologia dell'ospedale ha confermato la diagnosi di sepsi da meningococco di tipo "C".

Vani sono stati i lunghi tentativi di rianimazione prontamente attuati dai medici dell'ospedale.

Da come risulta, il bimbo non era stato vaccinato. Una tragedia per i familiari, che si aggiunge ai precedenti 6 decessi per meningite di tipo C in Italia nel 2016.

Dopo quest'ultima tragedia, la Regione Toscana ha deciso di estendere di altri 6 mesi la campagna pro vaccini, dato che l'attuale bilancio è abbastanza pesante: 60 casi registrati in Toscana dal 2015 ad oggi, di cui 31 lo scorso anno e 29 in quello che sta per chiudersi. I decessi sono stati 13, compreso anche questo del piccolo bimbo di 22 mesi: 7 nel 2016, e 6 nel 2015.

A questi vanno aggiunti un decesso per meningite di ceppo B e, nel novembre scorso, la morte di un paziente colpito da meningite pneumococcica.

La campagna vaccinale è versa a concentrare l'attenzione principalmente verso i giovani e i giovanissimi, dato che la fascia di età dove il virus ha maggiore incidenza è quella che va dai 20 ai 29 anni, seguita dalla fascia dai 0 ai 19 anni.

Gli altri casi

Sempre in questi giorni ci sono stati altri casi di meningite: uno nel napoletano, ancora da accertare, dove un ragazzo di 18 anni è deceduto all'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, dove l'obitorio è stato chiuso per paura di contagio. Il giovane presentava piccole macchie di sangue sulla pelle. A chiarire se si sia effettivamente trattato di meningite sarà l'autopsia, che verrà effettuata nella sala mortuaria dell'ospedale.

Altro caso, invece accertato, è quello di un 43enne di Crema, ricoverato in ospedale la notte di Natale a causa di una forma non meningococcica, cioè l'unica resistente all'unico vaccino praticabile.