In questi giorni la pagina del Miur (Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca) ha reso disponibile l'elenco delle materie relative all'esame di Maturità. Gli studenti del liceo classico dovranno affrontare la prova di latino, quelli dello scientifico matematica. Si tratta delle materie scelte per la seconda prova della Maturità 2017.

A darne notizia anche Valeria Fedeli Ministro dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca che sulla pagina Facebook del Ministero ha voluto fare un augurio personale agli studenti con queste parole: "Care ragazze e cari ragazzi ci siamo, questo è uno dei momenti più attesi da voi e dalle vostre famiglie.

In tanti mi avete scritto in questi giorni su Facebook e so che state aspettando con curiosità, emozione e interesse". La Maturità quest'anno avrà inizio mercoledì 21 giugno con la prova di italiano. Il 22 giugno invece sarà la volta della seconda prova che terrà conto della peculiarità caratterizzante ciascun indirizzo.

Ma qual è la dieta migliore da seguire per massimizzare il rendimento degli studenti prima di un esame? A rispondere al questito è uno studio congiunto condotto dalla University of Nebraska di Lincoln e dalla Pennsylvania State University. I ricercatori hanno preso in esame un campione di 105 ragazze e donne di età compresa tra i 18 e i 35 anni ed hanno tenuto conto della media dei voti e dell'attività fisica praticata.

Dalla ricerca è emerso che le ragazze e le donne che presentavano maggiori livelli di ferro ottenevano risultati migliori. Complessivamente è quindi emerso che chi era più in forma ed aveva consistenti riserve di ferro otteneva voti migliori rispetto a chi praticava poca attività fisica e presentava riserve di ferro non sufficienti.

Lo studio è stato pubblicato su The Journal of the Nutrition.

Ferro: perché è importante per l'organismo

Il ferro è un elemento molto importante di cui il nostro organismo non deve deficitare. Più precisamente il ferro è un oligoelemento che risulta indispensabile per la sintesi dell'emoglobina, che trasporta l'ossigeno a tutte le cellule dell'organismo.

Una sua carenza produce infatti una spossatezza che si traduce in un senso di affaticamento e difficoltà di concentrazione che influenza il rendimento scolastico. Mediamente il fabbisogno quotidiano di ferro è pari a 0,5 miligrammi nella prima infanzia, 1,5 milligrammi nell'adolescenza, 1 milligrammo per l'adulto maschio, 2 milligrammi per le donne in età fertile e ben 4 milligrammi per le donne in gravidanza o nel corso dell'allattamento. Tuttavia solo il 10% del ferro che viene introdotto con la dieta viene assorbito per cui la quantità da assumere con gli alimenti deve essere più elevata. Non bisogna però sottovalutare che il ferro in eccesso risulta tossico per l'organismo in quanto la sua accumulazione nel fegato, pancreas e reni produce una alterazione funzionale di tali organi.

Gli alimenti più ricchi di ferro sono i seguenti: le carni rosse e le frattaglie (cuore, fegato milza e reni). Il ferro è contenuto in buona quantità anche nei piselli, lenticchie, noci, asparagi, ostriche, lievito di birra e tuorlo d'uovo.