Livorno. Altro caso di meningite C in Toscana. Questa volta ad essere colpito dalla malattia è stato un uomo livornese residente in città e nato nel 1963. R.T., queste le sue iniziali, si è presentato al pronto soccorso per degli accertamenti, al termine dei quali si è arrivati alla definizione della diagnosi, il cinquantaquattrenne è stato colpito da meningococco C. Le sue condizioni attualmente sono serie ed è ricoverato in prognosi riservata nel reparto di malattie infettive dell'ospedale di Livorno guidato dal primario dottor Spartaco Sani.

Per quanto riguarda il possibile contagio da meningococco C per le persone venute in contatto con R.T, l'indagine e le verifiche condotte da parte dell'Igiene e Sanità Pubblica, hanno individuato la cerchia dei possibili contagiati solo ai familiari per i quali è stato opportuna l'esecuzione della profilassi antibiotica prevista solo per i casi di contatti prolungati e ravvicinati.

Per l'istituto Superiore della Sanità, tutto nella norma, l'epidemia è solo mediatica

La meningite è uno degli argomenti più discussi in questi ultimi mesi su tutti i media, a partire dalla piattaforma web, dai giornali, dalle radio e dalle televisioni, che riportano di casi di malattia che alle volte hanno condotto anche alla morte di persone di qualsiasi fascia di età.

E' naturale che l'effetto mediatico abbia generato allarme e paura nella popolazione, ma è veramente un'emergenza? Cosa sta accadendo? Secondo I.S.S. dal punto di vista scientifico dell'epidemia della malattia da meningococco, i dati si mantengono in linea a quelli dell'anno precedente con circa 200 casi. Non vi è dunque nessun aumento e nessuna epidemia.

Sempre secondo fonti dell'I.S.S. l'unica epidemia da meningite sarebbe quella mediatica che sta contagiando lettori e giornalisti.

La scintilla che fatto scatenare l'attenzione mediatica sulla meningite è stato originato da un aumento dei casi di malattia nella regione Toscana dal gennaio del 2015. Tale anomalo aumento dei casi ha subito messo in moto la macchina della vaccinazione preventiva da parte degli enti preposti, con campagne preventive efficaci ma che hanno avuto l'effetto collaterale di creare preoccupazione.

Quanto costa vaccinarsi contro la meningite in Italia

I vaccini disponibili in Italia contro la meningite sono di tre tipi, uno per la meningite C, uno per la meningite B ed il vaccino tetravalente A, C, W135, Y.

Il vaccino contro la meningite C, rientra nelle vaccinazioni raccomandate dal piano nazionale, viene somministrato in una sola dose agli adolescenti che non sono stati precedentemente immunizzati e a tutti i bambini, dai tredici ai quindici mesi. Il vaccino è gratuito.

Vediamo la situazione per il vaccino del tipo B, dov'è gratuito e dove si paga.

Il vaccino di tipo B viene distribuito gratuitamente in alcune regioni:

Liguria, Toscana, Basilicata, Puglia, Sicilia, Veneto e Friuli Venezia Giulia.

Per quanto riguarda la regione Toscana i nati dopo il 1° gennaio del 2014 sono esenti dal pagamento, mentre in Puglia lo sono i nati dopo il 2012 ed in Emilia Romagna i nuovi nati, mentre per chi è già nato in Emilia, il vaccino viene pagato a metà tra regione e genitori.

Si paga invece nelle altre regioni d'Italia ed il costo diventa un salasso e viene fatto pagare a prezzo pieno dal Servizio Sanitario, la media dei prezzi è sui 140 euro a dose ma le più care sono in Lombardia dove arriva a 149 euro. I genitori devono comprare il vaccino in farmacia moltiplicando il costo per tre richiami, in più si dovranno aggiungere altri cento euro per il costo del pediatra arrivando a toccare quindi l'astronomica cifra di 557 euro.

Il vaccino tetravalente in Italia viene raccomandato per chi viaggia spesso ed è a pagamento, può essere acquistato al prezzo di 99,34 euro oppure nella versione alternativa al costo di 88 euro.