Un team di scienziati, frutto dell'unione dei migliori ricercatori del centro di ricerca Division of Health Sciences and Technology del Massachusetts Institute of Technology (MIT) con i migliori studiosi dell'Università di Harvard, ha pubblicato i risultati di uno studio che apre nuove porte alla cura di alcune forme di sordità. La chiave della scoperta è un mix di sostanze che sarebbero capaci di rigenerare le cellule uditive.

L'esperimento alla base della scoperta scientifica

La capacità di rigenerazione delle cellule uditive appartiene a molte specie animali, come anfibi e uccelli, ma non all'essere umano.

La morte delle cellule ciliate (le cellule che, all'interno dell'orecchio, trasformano gli impulsi meccanici delle onde sonore - cioè i suoni - in impulsi elettrici che vengono poi ritrasmessi al cervello) è fra le prime cause di diverse forme di sordità, e può verificarsi per il normale processo di invecchiamento, per l'esposizione a stimoli uditivi troppo intensi, per infezioni, traumi e per effetto collaterale di alcuni farmaci. L'esperimento, nel dettaglio, è avvenuto su cellule cocleari (la coclea è la parte interna dell'orecchio che contiene le cellule ciliate) del topo, appositamente 'coltivate' in laboratorio. Nella fase iniziale dell'esperimento, nelle cellule è stata iniettata una prima miscela di molecole che ha causato la rapida moltiplicazione delle stesse.

Nella seconda fase, è stato somministrato un altro mix di sostanze che ha innescato la differenziazione da cellule cocleari generiche a cellule ciliate mature. I ricercatori del Division of Health Sciences and Technology hanno così scoperto che tale miscela di farmaci induce le cellule progenitrici della coclea a differenziarsi in cellule ciliate, proprio quelle rilevanti in molte malattie legate all'udito.

Già in programma la sperimentazione sull'uomo

Lo studio è stato recentemente pubblicato sulla rivista Cell Reports, ed è stato realizzato dai ricercatori del MIT e di Harvard, coordinati dal dottor Will McLean (studioso rinomato nel campo delle cellule staminali e della rigenerazione cellulare) e dalla dottoressa Xiaolei Yin, del Brigham and Women's Hospital di Boston. La rivoluzionaria scoperta scientifica è già pronta per spostarsi dai laboratori alla realtà: le prime sperimentazioni sull'uomo sono già state programmate per il 2019.