Molte volte ci chiediamo perché in determinati momenti i nostri figli sono taciturni e pensierosi, ma inquieti allo stesso tempo. Purtroppo anche i ragazzi di 10 e 11 anni posso soffrire oltremodo alcune situazioni tipiche dell'età; la situazione famigliare, una accentuata apprensione per i compiti scolastici, e anche elevate preoccupazioni rispetto alla loro età per quanto riguardano le prestazioni individuali, le relazioni interpersonali, ecc., ecc. E pur avendo la consapevolezza di esagerare un pochino, sentono di non essere in grado di controllarle.

In gergo i bambini con questi disturbi vengono chiamati “piccoli adulti”, visto la loro propensione ad angosciarsi facilmente per tematiche più grandi di loro. E per combattere queste preoccupazioni e gli stati d'ansia che ne derivano tendono costantemente a ricercare rassicurazioni.

Sempre preoccupati

Negli anni sono molti gli studi psicologici effettuati sui bambini, ma l'ultimo in ordine di tempo denota un dato assai allarmante. Secondo la ricerca condotta dalla Fondazione britannica Place2Be (diffusa pubblicamente ai primi di febbraio) circa due terzi dei bambini europei sono afflitti da persistenti stati d'ansia e marcate preoccupazioni riguardanti la propria famiglia, i compiti e i voti a scuola e la salute degli amichetti.

Inoltre, ad accentuare tali disturbi è l'ulteriore angoscia che provano i ragazzi dinanzi all'incapacità di reagire.

Come dimostra lo studio effettuato in oltre 20 scuole, esistono alcune differenze tra femminucce e maschietti. Ad esempio, il 36% delle ragazzine ha molta paura di subire atti di bullismo, mentre l'80 per cento ragazzi si sente abbastanza tranquillo.

Un altro dato da prendere in considerazione è quello dell'autostima, giacché un aberrante 28 per cento delle ragazze teme il proprio aspetto fisico, contro il 18% dei maschietti.

Strategie comuni

Com'era logico, i ricercatori hanno cercato anche di responsabilizzare i ragazzi. In effetti, una delle domande clou riguardava le possibili soluzioni dei disturbi.

E qui i genitori posso respirare tranquilli perché oltre il 70% di loro sarebbe deciso ad affrontare ogni difficoltà all'interno del nucleo famigliare. Tuttavia, i ragazzi chiedono più partecipazione e comprensione da parte dei genitori.