La dislipidemia (alterazione del colesterolo e/o trigliceridi) è considerata il principale fattore di rischio nello sviluppo dell’aterosclerosi. I cambiamenti di stile di vita (dieta bilanciata e attività fisica) possono non essere sufficienti a raggiungere livelli di colesterolo desiderabili, a causa di ipercolesterolemia familiare. Si ricorre quindi a classi di farmaci come le statine, non sempre tollerate a causa di effetti indesiderati quali mialgia (dolore muscolare) e aumento delle transaminasi epatiche.

Possono, quindi, essere d’aiuto i nutraceutici (nutrienti estratti), come hanno dimostrato i ricercatori del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Università di Bologna.

Il lavoro è stato pubblicato a marzo 2017, sulla rivista High Blood Pressure and Cardiovascular Prevention. La somministrazione, per via orale, a pazienti con un livello di colesterolo LDL (cattivo) superiore alla norma, di un nutraceutico contenente una miscela di carciofo, riso rosso fermentato, banaba e coenzima Q10 per 6 settimane, ha migliorato significativamente diversi parametri metabolici: colesterolo totale e LDL, transaminasi epatiche e proteina C reattiva (marker di infiammazione del tessuto vascolare).

E’ stata particolarmente interessante la diminuzione delle transaminasi epatiche, perchè queste aumentano proprio nella terapia farmacologica anticolesterolo, e nella steatosi epatica (degenerazione grassa del fegato).

Nutraceutici efficaci

Alcuni dei 40 nutraceutici, indagati per migliorare il metabolismo lipidico, hanno portato a riscontri interessanti, mostrando anche un’azione sinergica:

nel riso rosso fermentato, prodotto dalla fermentazione del riso bianco con il lievito (Monascus purpureus), è stato rilevato un buon contenuto di monacolina K, inibitore dell’HMG-Coa reduttasi, coinvolto nella sintesi del colesterolo;

il carciofo (Cynara scolymus) ha inibito la sintesi del colesterolo e ha evidenziato un’attività coleretica e epatoprotettiva;

la banaba (Lagerstroemia speciosa), pianta tropicale del sud est asiatico, ha mostrato la presenza di acido corosolico e ellagitannine (sostanze in grado di regolare il metabolismo lipidico);

Il coenzima Q10, già presente nelle nostre cellule, è risultato, sotto forma di integratore, un potente antiossidante e antinfiammatorio, in grado di prevenire e curare le malattie cardiovascolari.

Studio clinico

Dopo 4 settimane di dieta e di attività fisica, i pazienti sono stati suddivisi, per il trattamento di 6 settimane, in due gruppi.

Ad uno è stato somministrato un nutraceutico contenente 500 mg di estratto di carciofo, 200 mg di riso rosso fermentato corrispondente a 10 mg di monacolina K, 75 mg di estratto di banaba, 50 mg di coenzima Q10 e 9 mg di vitamina B3, 1.4 mg di vitamina B6, 0.83 µg di vitamina B12, 110 µg di acido folico. All’altro (gruppo di controllo) è stato dato un placebo.

Al termine dello studio è stato misurato un miglioramento significativo del colesterolo totale (-13.6%), dell’LDL (-18%), delle transaminasi glutammico oxaloacetico (-10%) e glutammato-piruvato (-30.9%) e della proteina C reattiva (-18.2%) rispetto al gruppo di controllo.

Questo nutraceutico composto, dunque, può essere usato come alternativa ai farmaci nei pazienti con ipercolesterolemia lieve-moderata e nei soggetti intolleranti alla terapia farmacologica con statine.