Pensate a quanti alimenti della nostra dieta giornaliera contengono farina: dalla pastasciutta, al pane, alla pizza, ai biscotti e chi più ne ha più ne metta. La farina, uno dei prodotti alimentari più semplici e allo stesso tempo versatili. Ma pensate un po' se la farina usata per gli alimenti elencati sopra fosse prodotta utilizzando degli scarafaggi.

La farina sviluppata in Brasile

Sono state due ricercatrici brasiliane della Federal University of Rio Grande, Andressa Lucas e Lauren Menegon, ad aver sviluppato in laboratorio questo nuovo tipo di farina.

Esse si sono preoccupate di allevare un numero consistente di scarafaggi della specie dei Nauphoeta cinerea, una delle specie considerate più interessanti per l'utilizzo "da pasto", rispettando tutte le normative igieniche e sanitarie previste in Brasile e di utilizzarli al fine di farne farina. Questa, oltre ad aminoacidi e lipidi, conterrebbe anche il 40% di proteine in più della comunissima farina e sarebbe quindi in grado di supplire alla carne nella nostra dieta giornaliera.

Ma oltre ad essere nutriente sarebbe anche ecologica o eco-sostenibile. Secondo gli esperti infatti, con il passare del tempo e il crescere della popolazione mondiale, presto non sarà abbastanza lo spazio coltivabile a grano per produrre abbastanza farina per sfamare le bocche di tutti.

L'allevamento di insetti sarebbe economicamente poco dispendioso, richiederebbe poco spazio e l'impiego di poca acqua, secondo le studiose, potendosi quindi considerare, sotto questo punto di vista, una pratica eco-sostenibile.

Potrebbe sembrare qualcosa di bizzarro se non che, l'entomofagia (così si chiama la pratica di mangiare insetti) è un regime dietetico diffuso in diverse parti del mondo, specialmente nell'est asiatico dove insetti e scarafaggi sono consumati nei modi più svariati: zuppe di insetti, insetti fritti, fino ad arrivare addirittura al loro consumo mentre sono ancora in vita.

Già commercializzata in Europa

La farina a base di scarafaggi non è poi così nuova, infatti già tempo fa una ditta francese aveva realizzato una farina dove al comunissimo grano aveva mischiato insetti e, una volta messa in commercio, era andata a ruba.

Certo per chi non è abituato non sarà facile digerire i primi pasti composti di questa farina ma, se è vero ciò che sostengono le due studiose e che questa è la farina del futuro, conviene iniziare ad abituarsi all'idea.