Quando le viene chiesto chi ha fatto l’esposto e quali sono le accuse, la psicoterapeuta, che è anche affermata scrittrice e medico endoscopista silvana de mari, risponde: “Non lo so”. Di sicuro, al centro delle polemiche ci sono ancora una volta le sue dichiarazioni sull'attività sessuale gay che lei definisce attività asessuata omoerotica: “Se uno infila il pene nell’ano, provoca dolore e quindi provoca un danno: ma lo scrivono anche su Gay.it. La penetrazione è (malamente) possibile le prime volte solo grazie a fiumi di lubrificante".

La sessualità secondo Silvana De Mari

La sua esperienza professionale, dunque, la porta a sostenere che l’omosessualità – in realtà – non esiste: “Si tratta di asessuati omoerotici: la sessualità ha come unico fine la procreazione che avviene con l’unione dei due sessi opposti”. Le persone possono rimanere ingabbiate in questo meccanismo: “Provano l'omoerotismo in età prepuberale verso i 15 anni, quando c’è una normale attrazione verso lo stesso sesso, non in maniera erotica, ma platonica perché Madre natura ci fa allenare a stare in relazione con persone dello stesso sesso, dal momento che è più facile. Successivamente arriva il momento di stringere relazioni con l’altro sesso”.

Silvana De Mari contro la propaganda Lgbt

Ecco che subentra la cosiddetta propaganda Lgbt: “Oggi con la libertà sessuale, molti ragazzi restano incastrati in questa fase in cui si forma un cervello gay: qui subentra il concetto di “Plasticità del cervello”. Ad esempio, un bimbo di 6 anni che suona il violino, usando la mano sinistra svilupperà maggiormente l’area corticale destra del cervello: più suona lo strumento, più prova piacere.

Allo stesso modo non si nasce gay, ma lo si diventa e lo si diventa sempre più. Il loro dolore viene definito crisi d'identità, in realtà è una vergogna che sparisce solo se tutti quanti sostengono "Wow! Come sei figo". Non a caso l’essere o diventare gay è accostato a un fattore di successo nella società odierna. Basta una sola persona a dire “ma cosa stai facendo?” che gli crolla tutto e diventa insopportabile”.

Siamo in un’epoca contro la virilità e contro i maschi e ciò è da collegare alla diminuzione di testosterone. "Principalmente si può ricondurre ciò alla sfera della psiche e del cervello che comunicano tra loro attraverso i neurotrasmettitori. Questo tocca anche il sistema endocrino: quando le donne sono sotto stress, può fermarsi l’ovulazione. La nuova scienza si chiama PNEI psiconeuroendocrinoimmunologia”.

Chi ha denunciato Silvana De Mari?

La De Mari non sembra affatto stupita dall'indagine: “Hanno mandato avanti i più fragili che non si rendono conto di quanto la gente non ne possa più di loro – non in quanto gay – ma delle loro campagne mediatiche. Il mio obiettivo è il blocco dei finanziamenti a tutte le associazioni gay: perché dobbiamo pagare noi i loro ritrovi?

Con tutte le associazioni gay bene o male si finisce nella dark room e vorrei che i comuni italiani non sperperassero più i soldi dei contribuenti”. Impossibile non pensare alla puntata de Le Iene che ha smascherato i finanziamenti dell’Unar destinati all’Anddos che ufficialmente combatte le discriminazioni e invece finanziava con soldi pubblici un circolo che promuove la prostituzione gay.

Solidarietà a Silvana De Mari

Quando le viene chiesto se è arrivata solidarietà da qualche gay, la risposta lascia sorpresi: “Io posso sostenere di aver stravinto la guerra: ci sono ben tre persone che hanno smesso – o almeno ci stanno provando – di esser gay. In molti, poi, mi hanno scritto di non essere più incuriositi dall'erotismo anale con la propria fidanzata da quando leggono ciò che scrivo".

Come poter mettere in guardia le persone, soprattutto i più giovani, da certi messaggi lanciati dal sistema mediatico? “Io scrivo libri per 13-14enni: in questa età spesso ci si chiede per la prima volta: “Sono gay?”. Molto semplice “No, non lo sei”. La mia voce – attraverso i miei libri – serve a fermarli e tenerli in carreggiata”.