La notizia, trasmessa nei giorni scorsi dai mass media e ieri 18 marzo alle 20:30 dal TG1, sembra portare nuova luce e speranza alle tante donne che sono 'colpite' inesorabilmente dal tumore alla mammella. Questo temibile 'male oscuro', riservato ogni anno in Italia a circa 50mila donne, sembra avere i giorni contatti in quanto, un'equipe di scienziati del Dipartimento di Biotecnologie Molecolari e Scienze della Salute dell'Università di Torino, avrebbe scoperto i meccanismi con la quale interverrebbe la Proteina p140Cap sulle cellule tumorali che aggrediscono la mammella.
Contro il tumore alla mammella
La scienza ha fatto ancora passi da gigante, rivolti a contrastare il tumore alla mammella grazie alla proteina denominata p140Cap; elemento rivelatosi contenere numerosi effetti benefici su una delle sottoclassi di questo specifico tumore. Oggi il 'male oscuro' coinvolgerebbe il 20% delle donne e nel corso della vita, circa il 12% sarebbero destinate a contrarlo. I sintomi riconducibili a un'approssimativa e immediata diagnosi di tumore alla mammella sono:
- presenza di noduli indolore e a contorno irregolare;
- variazioni della pelle del seno (buccia d'arancia);
- fuoriuscita di liquidi o sangue dal capezzolo e sue alterazioni;
- rigonfiamento, meno o più importante, della mammella;
- infiammazione dei linfonodi intorno al collo, clavicola, o quelli dell'ascella;
- deformazioni della mammella.
La proteina p140Cap
La scoperta scientifica sulla proteina p140Cap darebbe risultati importanti e positivi contro il tumore alla mammella, in quanto inibitorie biologico dei meccanismi che ERBB2 impiega nella crescita metastatica delle cellule tumorali.
Il compito di questa molecola proteica è quello di catturare, indebolire le cellule tumorali e farle regredire; azione che permetterà alle donne di avere una vita ottimale, serena e con meno recidive rispetto al passato. La ricerca avrebbe quindi identificato un punto di partenza che permetterà di agire, inoculando e risvegliando le proprietà benefiche della proteina p140Cap, quando risulterà carente nelle cellule tumorali da combattere.
